1. Una chat per caso


    Data: 12/12/2019, Categorie: Etero Autore: calipposiracusano, Fonte: Annunci69

    …era un giorno di ottobre, avevo da poco sottoscritto un abbonamento per l'accesso ad internet.
    
    Data la mia inesperienza avevo chiesto a mio cugino Adriano di indicarmi qualche sito dove poter provare le famigerate chat.
    
    Lui m'indicò il sito di icqitalia e io andai per scoprire questo nuovo mondo.
    
    Ho passato alcuni giorni a leggere quello che appariva sul monitor, per rendermi conto di cosa fosse la chat, di cosa parlava, come un bambino che scopre le cose che lo circondano.
    
    I primi messaggi caduti nel vuoto, poi i primi saluti, i primi contatti.
    
    Iniziavo a prendere confidenza con questo luogo, e ogni giorno che passava cresceva l'idea in me di trovarmi come in un pub, dove le persone, tra una birra ed una coca, si conoscono.
    
    Era un giorno di ottobre quando decisi di fare una chiamata diretta, un messaggio rivolto verso uno sconosciuto…provai le stesse emozioni di quando mi avvicinavo alle persone per conoscerle, nonostante sapessi di essere nascosto dietro un monitor.
    
    Accanto alla finestra di dialogo della chat, c'era l'elenco dei frequentatori, una lista di nomi, la maggior parte pseudonimi o nick come li chiamano in gergo, il mio era geppo, derivato da vecchi sfottò degli amici di gioventù.
    
    Scorsi la lista, la freccia del mouse divenne il mio sguardo come quando sei nel pub e ti giri attorno per vedere chi ti circonda.
    
    La freccia, il mio sguardo, si fermò su Sara.
    
    Insolentemente, e con il cuore che mi batteva forte, mi avvicinai ...
    ... salutandola…non mi rispose subito, ma quando lo fece un fuoco mi attraversò, e anche se mi diceva di non potermi dar retta in quel momento, le dissi che l'avrei tranquillamente aspettata buon buono senza sporcare…e mi scappò un sorriso.
    
    Restò muta per un po’ ma poi mi chiamò…
    
    Nuovamente fui pervaso dal fuoco, non potevo credere che fosse tornata, l'istinto, qualche parola, chissà cosa la spinse a riprendermi.
    
    Iniziammo a conoscerci raccontandoci, vita, esperienze, aspettative; in me cresceva la curiosità di questa nuova conoscenza, stranamente, tolti i primi momenti di emozione, mi sembrava di conoscerla da tempo e più parlavamo e più questa sensazione si rafforzava.
    
    E' curioso come entrambi fossimo a casa per acciacchi vari…
    
    Giorno dopo giorno, le nostre chiacchierate s'intensificarono, non vedevo l'ora di finire di lavorare e precipitarmi a casa per parlare con lei.
    
    Mi raccontò di lei, del suo lavoro, io le raccontai di me, del mio lavoro, dei miei problemi.
    
    Mi accorsi subito della sua disponibilità ad ascoltarmi, a rincuorarmi, a consigliarmi.
    
    Cresceva in me la convinzione di trovarmi di fronte ad una persona speciale, diversa, non s'imponeva ma proponeva.
    
    Nel mio immaginario la vedevo senza un volto ben definito ma senz'altro bellissima, focalizzando la mia attenzione sulle mani che in quel momento erano il nostro mezzo di comunicazione…
    
    Mi disse che era la prima volta che conosceva un agente di sicurezza, mi chiese incuriosita degli aspetti meno visibili ...
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