1. La prima volta negli spogliatoi


    Data: 25/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: LittleBoy, Fonte: EroticiRacconti

    ... che accettò nonostante tutto lo scherzo e non proferì parola a riguardo.
    
    Io, nel mentre, ero andato avanti a lavarmi facendo finta di nulla, stando totalmente zitto per far sì di non attirare la loro attenzione su di me. La mia tattica funzionò e la doccia si concluse così. Mentre mi rivestivo notai più volte lo sguardo di Peter e di Omar (compagno di origine marocchina) sul mio sedere, mentre sottovoce bisbigliavano probabilmente qualche commento a riguardo. Finii di vestirmi e salutai i miei compagni; nel mentre, passando davanti a Peter, lo salutai e lui, con un gesto che sembrava innocuo, mi salutò dandomi una lieve pacca sul culetto.
    
    Quella sera, a casa, fui colto da tantissimi pensieri. Iniziai ad eccitarmi pensando a ciò che avevo visto negli spogliatoi. Mi iniziai a masturbare pensando "Pensa se fosse successo a me, che eccitazione".
    
    Nonostante il timore durante la doccia di quella sera, in quel momento, colto dall'eccitazione, stavo incredibilmente pensando che mi sarebbe piaciuto subire la stessa umiliazione sotto la doccia?
    
    Finii la mia sega, sborrando poco dal mio cazzetto ancora non totalmente sviluppato e fui colto subito dalla confusione. Da un lato ero imbarazzato perché temevo veramente che durante l'anno di calcio avrebbero potuto umiliarmi in qualche modo. Dopotutto ero consapevole di essere uno dei 2 più piccoli e il mio coetaneo era già stato molestato. Pensai anche impaurito alla pacca sul culo che mi diede Peter dopo avermelo guardato un ...
    ... po' di volte. Insomma, una buona parte di me temeva tutto ciò. Eppure, d'altro lato, avrei voluto fortemente provare quell'esperienza di essere così desiderato da ragazzi più grandi di me. Pensavo "Che male c'è se vogliono palparmi il culetto? Significa che piace molto e non mi darebbe così fastidio farmelo toccare da qualcuno" e i cazzi allora? "Fa niente dai, se me lo toccano con le mani o me lo schiaffeggiano con i cazzi non cambia molto". Insomma, sotto sotto non mi importava cosa avrei potuto subire, pensavo solo che probabilmente mi sarebbe piaciuto.
    
    Andai in bagno, abbassai i pantaloni e mi guardai il sedere allo specchio. Notai come non mai che madre natura mi aveva fornito un sederino veramente eccitante già solo da guardare. Me lo toccai da solo, lo strinsi e lo sculacciai leggermente. Forse volevo rendermi conto di cosa volesse dire veramente. Soddisfatto di questo test davanti allo specchio, andai a letto a dormire.
    
    Pochi giorni dopo ci fu il secondo allenamento della settimana.
    
    Simone entrò in spogliatoio molto sereno, come se l'esperienza subita in doccia non fu così traumatica. "In effetti non è che lo abbiano picchiato o quant'altro" pensai io.
    
    Uno dei compagni, appena lo vide, gli disse ridendo "Oggi il culo ce lo dai o no troietta?" questa battuta fu presa da tutti sul ridere, anche Simone ed io stesso ridemmo senza troppi pensieri. Infatti, per quell'allenamento e per molti altri successivi non accadde niente se non qualche pacca solita sul sedere ...