1. La prima volta negli spogliatoi


    Data: 25/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: LittleBoy, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo 15 anni, giocavo a calcio nella squadra del mio paese già da tempo. Quell'anno però ero il più piccolo della squadra, dato che la squadra era composta da giocatori della mia età (solo 2), ma soprattutto da tanti, quasi tutti, giocatori un anno più grandi.
    
    Si sa, durante l'adolescenza un anno in più fa parecchia differenza, tra esperienze, sviluppo fisico, mentalità. Infatti, io, ero particolarmente indietro fisicamente, molto snello e liscio.
    
    L'unica vera e propria particolarità del mio fisico era il mio sedere, molto tondo, sporgente e sodissimo.
    
    Il mio essere gay (in segreto) mi permetteva comunque di godermi dei fisici e dei cazzi veramente belli durante la doccia post-allenamento anche se mi impegnavo a non farmi notare per evitare brutte figure e fraintendimenti.
    
    Gli ormoni, però, ingannarono anche i più grandi e fieri "etero" della squadra durante l'anno, a discapito mio e del mio unico compagno coetaneo.
    
    Una sera, durante la doccia, stavamo facendo la solita confusione tra urla, parolacce e battute. Ad un certo punto i più grandi cominciarono a parlare di dimensioni del pene, idolatrando giustamente il nostro compagno ghanese, Peter, che vantava un cazzo largo, oltre che lungo.
    
    In pochi minuti si passò però alle prese in giro, in particolare nei confronti del mio coetaneo, Simone, che, come me, ancora non era pienamente sviluppato e peccava un po' di dimensioni.
    
    La sua sfortuna fu quella di trovarsi sotto una doccia nel mezzo di due tra i ...
    ... compagni più molesti che avevamo.
    
    Si avvicinarono a lui e gli dissero "Secondo me qualcosa di bello ce l'hai tu". Lo presero di forza in due e lo girarono mettendo in piena mostra il suo sedere che, seppur inferiore al mio (modestamente) era sicuramente bello da vedere e si notava che fosse sodo. Tenendolo fermo per le braccia iniziarono a toccargli le natiche, palpandole e stringendole, mentre la vittima si cercava di dimenare inutilmente. Nel mentre io iniziai ad osservare con un po' di timore di poter essere preso di mira anche io allo stesso modo, ma, per fortuna, l'interesse sembrava soltanto nei suoi riguardi da parte di tutti i presenti in doccia.
    
    All'improvviso, Peter, che fino ad allora era rimasto a guardare come noi altri, si avvicinò e iniziò ad usare il suo cazzone come frustino sbattendolo sulle chiappette bianche di Simone che nel mentre si era arreso e stava immobile, sempre tenuto fermo per le braccia. A quel punto anche altri 2 si avvicinarono e imitatorono il gesto della frusta per schiaffeggiare le sue natiche.
    
    Peter, però, decise di provare ad andare oltre e allargò le chiappe con le mani mettendo in mostra l'ano liscio e rosa di Simone. Si avvicinò quindi con il bacino mettendo pericolosamente il suo pisello vicino al buchino fino a toccarlo con la punta della cappella. Arrivati così oltre il mio povero coetaneo ricominciò a ribellarsi fortissimamente e venne lasciato libero. Tutti la presero sul ridere cercando di far ridere anche il malcapitato, ...
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