1. Il massaggio a quattro mani


    Data: 09/12/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: verpad, Fonte: Annunci69

    E’ stata una bella serata, passata in compagnia di un uomo piacevole, simpatico, intelligente. Abbiamo bevuto un po’, abbiamo scherzato, molti complimenti rivolti a te, qualche battutina spinta … d’altronde sei bellissima stasera con quella gonna nera che mi piace tanto e le autoreggenti che hai comprato per farmi contento.
    
    Stiamo sorseggiando l’ultimo bicchiere di vino bianco. Sei seduta sulle mie gambe con la mia mano appoggiata sulla tua schiena. Lui, fra una risata e l’altra quasi senza che te ne accorga, sfiora con la mano la tua gamba e percorre la tua coscia leggero fino all’orlo della gonna, sempre sorridendo e continuando a chiacchierare.
    
    Mi accorgo del brivido che percorre la tua pelle, lo sento sotto le dita attraverso il vestito, ma continui a far finta di niente, ridi, scherzi, non ti ritrai. Per lui è un segnale chiaro e, prendendo coraggio, propone: “ti piacerebbe provare un bel massaggio a quattro mani?”
    
    Immediatamente ti irrigidisci, ti vedo arrossire come non ti avevo mai visto prima e questo mi scatena un turbinio di emozioni. Vorrei stringerti, baciarti, proteggerti…vorrei portarti via di corsa da lui e allo stesso tempo scoparti, subito, lì, davanti a lui!
    
    Tu percepisci questa battaglia dentro di me, il battito dei nostri due cuori aumenta all’unisono, si sente quasi rimbombare nella stanza. Ti accorgi anche della reazione che mi provoca il tuo imbarazzo, mi senti crescere sotto i tuoi glutei e diventare duro come non mai. Questo ti scuote ...
    ... dallo shock, mi guardi negli occhi, un accenno di sorriso nervoso sulle labbra. Non so se più per sfidare me, o per accontentarmi, o per dimostrarmi qualcosa, o semplicemente perché anche tu sei super eccitata, ma ti giri verso di lui e, fissati i tuoi bellissimi occhi nei suoi, un flebile suono esce dalle tue labbra tremanti e riesco a malapena sentirti dire: “proviamo!”
    
    A questo punto è lui che rimane impietrito. Forse non si aspettava una risposta affermativa, aveva capito che per noi è una situazione completamente nuova. Vedo i suoi occhi dilatarsi per l’eccitazione e immagino che anche là sotto risenta degli effetti di questa evoluzione inaspettata.
    
    Mi baci sulla bocca teneramente e ti alzi lentamente dalle mie gambe trascinandomi per una mano nell’altra stanza. Ti ammiro.
    
    Nonostante l’imbarazzo e la vergogna che immagino tu stia provando, cammini davanti a me con un incedere sensuale celando tutte la paure dietro un sorriso provocante che ancora una volta mi fa venire voglia di portarti a casa e stringerti forte nel nostro letto. Lui ci segue consapevole dell’elettricità che riempie lo spazio fra noi due. Lui sa di essere solo uno strumento e che non può essere parte dell’onda emotiva che ci sta travolgendo, ma si accontenta di avere l’occasione di vederti, di toccarti come ha desiderato dal primo momento che ti ha incontrata.
    
    La luce soffusa di qualche candela fa vibrare le ombre, il CD che stavamo ascoltando sta ancora girando, il suono lontano del sax in ...
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