1. La polizza


    Data: 25/09/2017, Categorie: Etero Autore: Biancaneve, Fonte: RaccontiMilu

    Tarda mattinata, mancano pochi minuti alle 12,30: l’agenzia di assicurazioni in cui lavoro sta per chiudere. Io sono in ufficio da sola, i due colleghi sono usciti per il pranzo poco prima di me.
    
    Mi avvio alla porta per chiudere e rimanere a sbrigare del lavoro in arretrato, ma proprio in quel momento suona un cliente:
    
    “Dovrei rinnovare la polizza che è scaduta, mi faccia entrare per favore… la tratterrò solo per pochi minuti!”
    
    Non so cosa rispondere, mi ha colto alla sprovvista e, in mancanza di soluzioni migliori, lo faccio accomodare. “ Tanto – penso – sbrigherò alla svelta anche questa scocciatura.”
    
    Poi, per evitare che altri ritardatari dell’ultimo momento possano fare altrettanto, mi affretto a chiudere a chiave.
    
    Mentre torno verso di lui immediatamente comprendo il duplice errore.
    
    Seduto dalla parte esterna della mia scrivania, mi intercetta mentre passo, mi blocca.
    
    Non si parla più di polizza. Le sue mani sono sui miei fianchi. Sento che dovrei ribellarmi, ma la sua vicinanza, quel gesto sfacciato e coraggioso al tempo stesso, il suo sguardo indagatore: tutto di lui mi attrae, tutto mi affascina. Sono come preda di una strana malìa, uno strano incantesimo che nemmeno io mi so spiegare.
    
    La sua voce, ora fattasi improvvisamente bassa e roca, blandisce le mie orecchie con una lunga, profonda carezza:
    
    “Questa gonna…che ti fascia così strettamente il culo sodo, mettendolo in mostra…”
    
    Non conclude la frase, ma le sue mani, già scese ...
    ... alle ginocchia, ora risalgono, indugiano sulle cosce, alzano a fatica la stretta gonna , che in questo modo mi fascia ancora di più e mi blocca nei movimenti.
    
    La situazione è assurda e la volgarità del suo apprezzamento, che normalmente mi irriterebbe, non so perché mi eccita, mi esalta, fa emergere la parte più nascosta di me, la parte più “impresentabile”. Mi sento viziosa e indecente e lui ha percepito in un attimo che è proprio questo che mi manda su di giri…
    
    La sua mano si intrufola dentro la camicetta,dopo averne slacciato pochi bottoni… le dita si insinuano sull’orlo del reggiseno a cercare un capezzolo… lo trovano… lo sfiorano…. lo stuzzicano… lo costringono a reagire, lo costringono ad impennarsi…
    
    Lo sconosciuto cliente mi guarda fisso negli occhi… quegli occhi scuri e profondi come la notte, che scavano dentro di me, abbattendo le ultime, incerte resistenze…
    
    La sua mano sulla camicetta ha già aperto tutti i bottoni e messo a nudo i seni , che accarezza con rude dolcezza. Li sfiora con le labbra, vi lecca il solco che li divide, ritorna alle areole e ai capezzoli, mentre mi ritrovo senza forze e inaspettati brividi mi scuotono tutto il corpo…L’attesa di quella mano nelle mie parti più intime mi sconvolge… brucio dal desiderio di sentirla là… e spero con tutte le mie forze che vi giunga in fretta…o non potrò resistere…
    
    E intanto umide sostanze mi scorrono tra le cosce… che finalmente lui raccoglie e che poi mi mostra stropicciando le dita con fare ...
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