1. Un immigrato a casa nostra


    Data: 07/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Gando1994, Fonte: EroticiRacconti

    Mi presento: Sono Lucia, ho 37 anni e sono la mamma di un bellissimo bambino di 8 anni che si chiama Stefano e sono sposata con Gianni da 10 anni. Mio marito 3 anni fa in seguito a un incidente in automobile è rimasto paralizzato e ora è sulla sedia a rotelle. Siamo una famiglia molto modesta e mio figlio mi aiuta molto nelle faccende domestiche. Dato il brutto periodo che sta passando il nostro paese dal punto di vista politico ed economico, abbiamo deciso di ospitare a casa nostra un immigrato in quanto il nostro comune ci avrebbe tagliato un po di tasse. E cosí arrivò il giorno in cui Alim si presentò alla nostra porta: un ragazzo di colore nero come la pece , alto 190, di corporatura possente con un fisico muscoloso da urlo, completamente rasato, due occhi neri come la notte, un sorriso meraviglioso e aveva dei tatuaggi su braccia e gambe. Dato il periodo estivo, era vestito con un paio di pantaloncini corti abbastanza eleganti, una camicia aderente al suo possente fisico e un paio di sandali in pelle.
    
    Nel momento in cui io aprii la porta, dopo esserci scambiati un veloce sorriso, avviai il dialogo:
    
    -Buongiorno- dissi sorridendo (L)
    
    -Buongiorno signora, io sono Alim e sono stato mandato qui dal comune- (A)
    
    Sembrava che vivesse in Italia da una vita, data la sua pronuncia perfetta.
    
    -Ah si certo. Piacere io sono Lucia- (L) dissi mentre i miei occhi lo stavano scrutando da cima a fondo.
    
    Lui contraccambió con un sorriso smagliante e anche lui non perse ...
    ... tempo per darmi una fugace occhiata.
    
    Mi descrivo velocemente: sono alta 175, mora con capelli lunghi lisci raccolti a coda di cavallo, occhi azzurri, una quarta di seno abbondante e una carnagione scura essendo di origini mediterranee. Mi piace tenermi in forma e grazie all’attività fisica ho una 42 di vita e un sedere a mandolino molto sodo di piccole dimensioni da far invidia.
    
    In quel momento indossavo una camicetta bianca, una gonna nera a tubino entrambi aderenti grazie a un cinturone di pelle di Gucci e per finire un paio di scarpe nere lucide da ballerina sempre di Gucci. Si lo ammetto mi piace molto vestire elegante anche quando le circostanze non lo richiedono.
    
    -Entra pure prego accomodati che ti faccio vedere la casa e ti presento la mia famiglia- (L)
    
    -Grazie Signora voi siete stati molto gentili con me. Spero di potervi ripagare nel tempo.- (A)
    
    -Tu di dove sei Alim?- (L) Gli chiesi mentre ci incamminavamo verso il soggiorno dove stava mio marito seduto sulla sedia a rotelle a guardare la televisione.
    
    -io sono Nigeriano signora. Da noi c’è la guerra in questo periodo. Io sono orfano e quindi ho deciso di venire qui in Italia. (A)
    
    -Mi dispiace tanto Alim. Ecco siamo arrivati. Ehi Gianni è arrivato il nostro ospite. (L)
    
    Lui mentre mi seguiva non perse tempo a osservare il mio culetto ma io non me ne accorsi.
    
    -Ciao piacere sono Gianni- (G) disse mio marito ponendogli la mano
    
    -Buongiorno Signore come sta, piacere sono Alim. Mi dispiace molto per ...
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