1. Sara e il professore - 1a parte


    Data: 07/12/2019, Categorie: Etero Autore: alessandro1987, Fonte: Annunci69

    Ogni giorno era costretto a vederla. Lei, così giovane, quasi infantile nei modi a volte, ma già donna fatta, e lui invece, uomo maturo e ormai prossimo ai 50, dotato di quel fascino che solo l'esperienza è in grado di consegnare, ma da tempo privo di quelle sensazioni che tendono sempre a svanire con l'avanzare degli anni. Eppure, da quando era iniziato l'anno scolastico, e Sara era entrata in aula per la prima volta, si era scoperto nuovo e diverso. Lei, con quel fisico asciutto e snello, nel fiore della sua femminilità, le curve ancora un po' acerbe ma ben visibili, il seno morbido nelle linee, il sedere tondo e ben fatto.
    
    - Ragazzi su, sedetevi - Disse il professore, alzando un po' la voce, stanco com'era ogni mattina di rivedere sempre la solita combriccola di ragazzi svogliati. Mentre gli alunni iniziavano a prendere posto, si soffermò con lo sguardo su di lei, attendeva infatti che si sedesse, pregustando addirittura il momento: aveva infatti spostato di banco Sara con una scusa, in fondo alla classe; le ragazze chiacchierano, si sa, e non era stato difficile trovare una ragione qualsiasi per metterla in un altro posto. In questo modo, ogni giorno, poteva guardarla camminare verso il fondo dell'aula, e ammirava in silenzio il suo sedere, immaginando cosa potesse indossare sotto, e fremendo come un ragazzino, all'idea di quella carne tenera e deliziosa.. Lo stesso pensiero di spostarla laggiù, per una ragione così perversa, lo aveva stupito: era davvero così ...
    ... voglioso di lei? E se gli alunni avessero notato la sua morbosa attenzione? Ma la paura passava presto, e il suo desiderio si rinnovava ogni volta che lei percorreva l'aula in direzione opposta alla cattedra.
    
    La lezione era iniziata, il professore spiegava, ma, con la coda dell'occhio, ovviamente, non perdeva occasione di ammirare la sua studentessa preferita. Aveva davvero un bel viso, labbra sottili, pelle chiara, occhi verdi e luminosi, un naso piccolo e proporzionato, dei capelli castani piuttosto lunghi. Sì, era bella, anzi, bellissima. Il contrasto tra il suo visetto e i pensieri bollenti del docente era così acceso da non lasciare spazio ad altre sensazioni, ogni volta che lui si distraeva guardandola.
    
    La lezione finì in un attimo, perso com'era nelle sue fantasie. Era l'ultima ora, e al suono della campanella gli alunni, con gli zaini praticamente già pronti e l'occhio puntato alternativamente alla finestra o all'orologio sopra la lavagna, si alzarono in piedi.
    
    Rumoreggiando iniziarono a defluire, accennando qualche - 'rivederci' -, poco convincente (e senza pretesa di esserlo), in direzione del professore. Da ultima arrivò Sara, mentre il professore rimestava tra le carte a casaccio, aspettando il momento in cui lei, passandogli davanti, avrebbe offerto ai suoi occhi lo spettacolo di quel corpo travolgente, pur vestito. Ma Sara si fermò, il professor alzò gli occhi, indugiò un attimo sulla scollatura di lei, era ampia, quasi inadatta al luogo in cui si trovavano, ...
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