1. La caduta di Serena - capitolo 10


    Data: 06/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: subbywife, Fonte: xHamster

    ... corresse subito, iniziando a muovere le gambe sotto il tavolo, cercando di sfuggire allo scavare del cilindretto “no… al mare… perf-perfetto tesoro…” Lo sguardo fu subito su Marco, implorante… aveva detto quello che serviva, adesso doveva spegnere…
    
    Ed invece cambiava solo il tipo di vibrazione… in quel modo Serena nemmeno riusciva ad adattarsi al ritmo che le imperversava dentro… Strinse le gambe, il sudore le velava il viso…
    
    E tra di loro continuavano a parlare, ad organizzare, con Stefano preda dei due che l’avevano tagliata fuori con quel tormento… sentiva la voglia crescere… doveva uscire di lì…
    
    I piatti. Si alzò di s**tto, li raccolse al volo, costretta a fare attenzione a non piegarsi troppo e rischiare di far intravedere a suo marito i collari. Una volta presi, si diresse in cucina.
    
    Ma Marco era decisissimo a non darle tregua…
    
    “Aspetta Serena, ti do una mano volentieri.” E la seguì. Giunta in cucina, Serena si voltò verso di lui… il viso sia stravolto che esasperato… Marco si avvicinò, obbligandola a retrocedere fino ad avere il culo contro il lavello…
    
    “Spegni… io ti scongiuro… t-tra poco u-urlo…” implorò lei.
    
    “Prima alza la maglia… voglio vedere le tue belle tettone come stanno bene legate…” le ordinò, stando a braccia incrociate sul petto. Serena era allo stremo… sapeva bene che un orgasmo l’avrebbe fatta gemere tremendamente… doveva sottomettersi… mostrarsi immediatamente…
    
    E così fece… alzò la maglia, sussultando al contempo, quando il ...
    ... cilindro le dava picchi di stimolazione che la sorprendevano senza pietà…
    
    Con i lembi della maglia in mano, si offriva alla vista di lui… i collari rendevano perversamente più eccitanti quelle mammelle…
    
    “Molto bene puttana… agghindata come ti si addice… e devo dire che me lo fai tornare duro sempre…” disse mettendole le mani sulle tette, e iniziando a stringerle i capezzoli… e Serena si accorse di come quei collari le aumentassero la sensibilità… le vibrazioni… le mani che stimolavano… L’orgasmo stava per montare…
    
    “Vuoi che spenga puttana?” chiedeva sadico Marco.
    
    No, non lo voleva. Voleva urlare il suo piacere, voleva godere!!
    
    Ma in quelle condizioni, doveva rinunciare, rimandare… il che voleva dire che lui avrebbe continuato a cucinarla ancora… fino a prenderla… come? Senz’altro l’avrebbe portata ad accettare di peggio, pur di godere… ma Stefano… se avesse sentito…
    
    “S-spegni… ti… ti imploro!” disse alla fine.
    
    Marco sorrise, spegnendo il cilindro. Serena ansimava, davanti a lui che, con soddisfazione, notava il fatto che la sua preda non abbassava la maglia senza che lui l’ordinasse… Serena rimaneva nella stessa posizione, contro il lavello, mani a tenere alta la maglia, a mostrare per bene come il suo seno fosse costretto… Senz’altro la donna aveva bisogno di ritrovare un minimo di calma, ma lui non era disposto a concederne… anche perché voleva lasciare tempo a Paola, nell’altra stanza per fare altro…
    
    “Ora voltati puttana, e comincia a lavare questi ...
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