1. La tirocinante


    Data: 05/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: D.G., Fonte: EroticiRacconti

    Aveva iniziato il tirocinio presso il nostro studio da circa una settimana. Figlia di una delle famiglie più ricche della città, aveva accettato di fare il tirocinio non certo per necessità economiche, ma solo per dimostrare al mondo di essere in grado di fare qualcosa anche senza l'aiuto della sua famiglia. Laureata a pieni voti, fidanzata con un altro rampollo della città, le sue giornate erano fatte di lavoro, cene nei locali più rinomati della regione. Scambiando due chiacchiere con lei scoprii che si interessava molto di teatro e cinema. Quel martedì dovevamo andare insieme a fare un sopralluogo presso la sede distaccata della società. Inizialmente doveva venire con noi anche il capo, ma fu chiamato da un importante cliente proprio mezz'ora prima della partenza. Partimmo io e lei da soli.Durante il viaggio parlammo di svariati argomenti. Ma l'argomento sul quale lei tornava spesso era il lavoro. Ci teneva a fare al meglio la sua esperienza presso il nostro studio. Mi riempiva di domande sui vari compiti da svolgere. Soprattutto mi domandava spesso se, secondo me, poteva avere speranze di rimanere a lavorare nel nostro studio dopo il periodo di tirocinio. "Mi sono accorta che tu hai un forte ascendente sul capo, magari una tua buona parolina può convincerlo a farmi restare qui nel vostro studio" Io mi misi a ridere. "Conosco Giulio praticamente da vent'anni. Siamo come fratelli e tra me e lui non c'è mai stato un rapporto datore di lavoro-dipendente, ma è come se fossimo ...
    ... soci. Si fida di me come di nessun altro".Mi accorsi che iniziò ad osservarmi con occhi diversi. Non ero più un semplice impiegato, ma il migliore amico del capo. Ebbi da subito l'impressione che il suo obiettivo era quello di usare me per convincere Giulio ad assumerla.Ci fermiamo all'autogrill per un caffè. Faccio per andare alla cassa e pagare, ma lei si fionda davanti a me, mi afferra la mano con la quale stavo per prendere il portafogli e con le spalle mi spinge indietro. "Pago io!". Io provo a divincolarmi "Ma cosa dici, lascia stare, pago io". Durante questa fase lei continua a spingermi all'indietro, incidentalmente struscia il suo culo contro il mio pacco. Basta un secondo ed ecco l'inevitabile erezione ... Cerco di nasconderla, tirandomi indietro, ma dalla sua espressione capisco che se n'è accorta. Mi fermo. "Ok, mi arrendo paga tu". Mi allontano da lei e cerco di nascondere la mia eccitazione mettendo il giornale all'altezza del bacino.Appena usciti dal bar, io sono un po' nervoso. Si è sicuramente accorta della mia erezione e temo che ora possa irrigidirsi o peggio ancora possa rinfacciarmelo. Ma invece non prende l'argomento, mi guarda sorridendo maliziosa. Capisco che la cosa non le è dispiaciuta, anzi... Poi mi fa "Devo andare al bagno, mi accompagni?". Io la guardo pensando che scherzasse. "Ah ah, certo come no". "Davvero, mi dice lei. Non riesco a farla nei luoghi pubblici se non c'è un amica o un amica fuori dalla porta che controlla che non entri nessuno". ...
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