1. Occorrenza d’averti


    Data: 02/12/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... questo momento, la passione dei tuoi movimenti, la maestria del tuo tocco, i fermi e le partenze improvvise, le tue mani che graffiano la schiena, lo sguardo impudico e lussurioso che mi trafigge mentre mi senti esplodere in te. Una gatta, sì ecco, uno splendido felino, per il fatto che ho cercato di dimenticarti, ho tentato d’allontanare quei giochi proibiti nella mia notte insonne.
    
    Dopo torno ai nostri corpi uniti, percorro con eccitazione il momento della penetrazione, la carne bollente che s’unisce, i tuoi muscoli vaginali che mi stringono, le mie spinte poderose per lenire i miei sensi di colpa, i nostri baci, le nostre promesse che non potranno mai essere mantenute né rispettate. Io affondo il mio desiderio nel tuo corpo per quel poco tempo che posso scarico tutta la mia rabbia per questo rapporto fuori dalle regole, una violenza sessuale consumata con il tuo benestare. Quante volte, invero, abbiamo provato a lasciarci e quante volte ci siamo sentiti più concordi e più uniti nel rincontrarci. Come sempre mi dai tutto di te, giacché aspetti che io consumi le mie energie per poi agguantarmi e sopraffarmi come più ti piace, mentre esausto e steso in quel letto disfatto le tue mani cercano i miei punti più delicati, la tua bocca segue il mio corpo e di nuovo s’impossessa del mio cazzo per riportarlo a una vita nuova, poi come sempre, quando la linfa vitale torna in me, tu mi vieni sopra e cominci a metterti nella posizione a modo di smorza candela incredibile.
    
    I ...
    ... tuoi movimenti decisi e flessuosi m’inebriano, io mi lascio trasportare dal tuo desiderio, in modo inerte ti guardo mentre stravolta chiudi gli occhi e cominci a cavalcarmi come una giumenta ammattita. In quel momento percepisco d’essere un oggetto tra le tue mani e mi rendo conto di quanto sono fortunato, guardo il tuo viso che si trasforma avvicinandosi al godimento, mi rendo conto di quanto sei bella, le piccole rughe che si creano attorno agli occhi chiusi sono in effetti l’unico segno del tempo che passa indelebile. I tuoi lussuriosi e intemperanti ritmi ottengono l’effetto desiderato, libera da ogni vincolo emetti il tuo ruggito di leonessa felice e vincente, mentre io per l’ennesima volta libero il mio sperma dentro il tuo corpo ansimante, dopo quelle dita tra i capelli si esibiscono in una carezza struggente, quei baci leggeri, i giochi maliziosi nell’attesa d’un divenire, intanto che le forze lentamente tornano e il tempo stesso che velocemente fugge. Queste sono carezze languide, frasi sorridenti, in quanto è un momento d’estasi totale.
    
    Io m’alzo e vado in bagno, chiudo la porta e lenisco il mio desiderio di te, in quanto è troppo la voglia d’averti, eppure non riesco a dormire, dal momento che domani sarà ancora troppo lontano, in tal modo mi perdo nei miei pensieri e violentemente vengo pensando al nostro incontro, successivamente ritorno a letto più rilassato, perché i pensieri di quello che sarà domani m’accompagnano nel mio sonno e l’alba mi trova ancora ...