1. Notte di fuoco


    Data: 01/12/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Jesus, Fonte: EroticiRacconti

    Qualche anno fa avevo un amico, Lorenzo. Non lo vedo e non lo sento da un po', peccato. La storia che vi racconto risale ad una notte brava passata in discoteca, tra alcolici e musica alta.
    
    Quella famosa sera io e Lorenzo decidemmo di andare insieme in un locale noto in tutta la Puglia per lo splendido litorale su cui affaccia. Giungemmo a destinazione già mezzi brilli e arrapati. Lì era pieno di gnocche fantastiche, con culi da sogno e tette da far paura. Quante troie in un solo locale! Qualche ragazza timida ballava con il fidanzato, strusciandosi solo su di lui e stando ben attenta a non urtare qualche maniaco sessuale come me, ma altre ragazze, vere puttane esperte, non esitavano a mostrarsi in tutta la loro troiaggine, ballando a ritmo di musica, facendo ondeggiare quei meloni, perfetti per una spagnola.
    
    Arrapati con non mai, io e il mio amico decidemmo di farci una prostituta tra quelle ai margini della tangenziale vicino la discoteca.
    
    Sfrecciavamo sull'asfalto a 100 all'ora, e se mai ci avesse fermato una pattuglia, certamente saremmo finiti al fresco.
    
    Io ero già duro, e avevo il cazzo che mi sfondava i jeans, Lorenzo invece era alla guida e cercava di capire con attenzione quale ragazza si sarebbe fatto. A quel punto io proposi:
    
    -Scusa, perché invece di prenderci una a testa, con ci trombiamo una insieme?
    
    -Cazzo amico, tu sei malato, ma ci sto, vaffanculo!
    
    Scoppiammo a ridere come due coglioni, e continuammo per molto perché una risata ...
    ... tirava l'altra, e noi eravamo fatti fino alla cima dei capelli.
    
    Trovammo la ragazza giusta in una escort bionda, sulla trentina, una vera puttana.
    
    Era piena estate e faceva caldissimo. Lei aveva un bikini fucsia. Il pezzo di sopra del costume copriva a malapena i capezzoli di quelle tette così grosse e sode (più che una quinta abbondante), mentre le mutandine consistevano in un perizoma che abbracciava le grandi labbra della vagina, che di lì a poco avremmo sfondato.
    
    Accostammo la macchina al ciglio della strada, e la facemmo salire.
    
    -Ehi bellezza, che ci dici di bello?
    
    Lorenzo era strafatto, e mi chiedevo come cazzo fossimo riusciti ad arrivare fin lì senza esserci scontrati contro un palo.
    
    -Che volete belli?
    
    Quanto era troia: aveva una voce sensuale, e non potevo fare a meno di fissarle le labbra.
    
    -Noi qui abbiamo 50 euro pronti per te. Che ci fai?
    
    -Con 50 euro mi faccio solo uno, cari.
    
    -Come solo uno?! Vuoi forse rifiutare due bei cazzoni come i nostri?
    
    Mentre io ridevo come un pazzo, il mio amico aveva già uscito il cazzo e cominciava a masturbarsi.
    
    -Dai tesoro, vuoi rifiutare due cazzi così? Cazzo André, esci l'uccello, falle vedere!
    
    Io ero sempre stato più timido di Lorenzo, e in una situazione normale non avrei mai uscito il mio arsenale di fronte a lui, ma erano le 3 di notte, eravamo ubriachi e non capivamo la metá di quanto stesse succedendo, perciò non esitai un secondo a tirare fuori il mio amichetto, già duro e pronto ...
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