1. AL MERCATO


    Data: 29/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: coregone, Fonte: xHamster

    ... io sono sola, mio marito è morto oramai da otto anni e sono sola -
    
    - Signora capisco ma non mi sembra il caso... qui in un cesso... - Cercavo di togliermi dall'impiccio con tatto e cortesia.
    
    - Mi spiace sai ma ti trovo molto affascinante, non ho resistito, non resisto, sono mesi che mi tocco da sola e ho voglia di compagnia - Nel frattempo la sua mano si era spostata sul cavallo dei miei pantaloni e massaggiando stava, nonostante la mia reticenza, stimolandomi una erezione.
    
    - Si, vedi che non è poi così male? Il tuo cazzo risponde. Facciamo così, solo un pompino ehh. Ti va? -
    
    Neppure il tempo di rispondere e i miei pantaloni sono alle ginocchia con O. che mi massaggia lo scroto mentre con la lingua e le labbra solletica il prepuzio. La mia erezione è oramai evidentemente conserziente e si rende disponibile a quella inaspettata fallatio.
    
    Con la bocca va a cercare più profondamente lavorandomi l'asta con voluttuà e la lingua vortica da un lato all'altro procurandomi una sensazione che non ho mai provato.
    
    - Ti piace, lo sento, la tua cappella si ingrossa nella mia bocca. Ohh che sensazione stupenda sentire nuovamente il profumo di un bel cazzo. Senza neppure toccarmi sono già tutta bagnata -
    
    - Si ma facciamo in fretta, devo tornare a gestire il mercatino...- Nemmeno il tempo di finire che si apre la porta dell'antibagno.
    
    - Tutto a posto qui? - Il barman non vedendo risalire nessuno si era preoccupato.
    
    O. anzichè rassicurarlo, riprende in bocca il mio ...
    ... uccello e con la mano comincia a masturbarmi.
    
    - Ehi, signora si sente male? -
    
    Non sapevo più che fare e involontariamente
    
    - No non tutto a posto grazie -
    
    - Ma che cazzo... state scopando nel mio bagno. Porcap... ohhh -
    
    A quel punto O. lascia tutti di stucco e anzichè ricomporsi e scusarsi mi spinge contro la parete, si gira con il lato B verso la porta la apre, si rimette a spompinarmi e con l'altra mano si scosta il vestito e si abbassa le mutande fino alle caviglie offrendo, così, se stessa alla vista di C. il barista.
    
    C. a quel punto tira fuori la chiave del bagno di tasca e chiude a chiave. Si abbassa i pantaloni e sotto le mutande il rigonfiamento è evidente. I suoi cinquanta e passa anni si vedono tutti, anche di più ma ha una nerchia non indifferente. Il suo imbarazzo è evidente. Probabilmente, come me, non si è mai trovato in questa situazione. Scosta i boxer e maneggia un cazzo di oltre venti centimetri con una cappella che sembra il tappo di un tubetto di lacca spray. L'appoggia alle labbra di O e spinge con forza. A quell'intrusione inaspettata i denti di O si chiudono sulla base del mio pene e le esce un mugolio di dolore e di soddisfazione che la sciolgono. Si sente il suo completo abbandono, La volontà di farsi possedere, il desiderio di tornare a sentirsi donna. Il suo lavoro sul mio cazzo si intensifica, la sua mano mi massaggia le palle e con l'altra mi tiene il pene per evitare che i colpi alle terga di C lo affondino fino in gola. Sento il ...