1. Opzione D: mi faccio i Cazzi Miei


    Data: 29/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    Arnaldo sta trascendendo: le sue ormai sono minacce fisiche belle e buone.
    
    Lo afferro per il braccio e lo strattono.
    
    Lui sussulta sorpreso, perché non si era neanche accorto della mia presenza.
    
    - E tu che cazzo ci fai qui?
    
    - Vi si sente fin dal lungomare – lo informo – Adesso basta: piantatela. Datevi una calmata tutti quanti: tu inspira a fondo, e conta fino a dieci. E tu rivestiti, Pam: sei carina ma non mi sembra il caso restartene con le tette di fuori mentre discutete di cose evidentemente importanti.
    
    Lo sapete che sono fisicamente messa piuttosto bene: quando strattono una persona normale, ottengo l’attenzione di entrambi. Lui mi guarda sorpreso dall’energia che ci metto, e si lascia convincere a smettere di urlare; lei smette di agitarsi e abbassa la testa, imbarazzata.
    
    Mi giro verso i due nudi dentro il letto e vedo che il tipo che si faceva Pamela è più pallido di un morto e si tira le lenzuola sul petto come una verginella pudica.
    
    - Tu cosa ci fai ancora lì come un cretino? – gli faccio, strappandogli le lenzuola di dosso – Tirati su e levati dai piedi, no? Non lo vedi che i padroni di casa devono risolvere le loro cose in privato?
    
    Lui mi guarda come un ebete.
    
    Lo sapete, non sono la persona più paziente del mondo. Quei tre mi hanno già fatto consumare la dose mensile di pazienza, e non ho intenzione di perdere altro tempo appresso a loro.
    
    Visto che nessuno dei tre si muove, riacchiappo la mia sacca e volto loro le spalle: - Fate un ...
    ... po’ come vi pare, ma abbassate la voce: ho intenzione di farmi un riposino.
    
    Risalgo rumorosamente la scaletta senza curarmi di danneggiare i gradini in tek pregiato con gli stivali, e quando sono alla battagliola lo schiamazzo da sotto riprende come prima, però un po’ attutito.
    
    Sbuffo seccata, e raggiungo la Serenissima.
    
    Le coppie in crisi mi deprimono. Cioè, a meno che non sia stata io a metterle in crisi...
    
    Sento ancora gridare dalla loro barca quando esco dalla doccia. Che palle...
    
    Ho bisogno di distrarmi.
    
    Sono una che agisce spesso d’impulso, specialmente quando gli ormoni sovrastano i neuroni, e questo è uno di quei momenti. Chiamo la palestra dove ho appena fatto karate e chiedo di Ioan, l’istruttore romeno che mi ha appena allenata e che ha un fisico da animale selvatico.
    
    Lui risponde un po’ perplesso, e io gli dico che sono sola sulla mia barca, seminuda e con una mano nelle mutande: ho una voglia pazzesca di essere scopata. Ce la fa a fare un salto per darmi una ripassata? Magari potrebbe portare con sé il suo amico Nicolai, il nuovo arrivato che insegna ai principianti...
    
    Ioan esita un momento: il suo italiano è perfetto, ma ha paura di non aver capito bene.
    
    - Ioan: sono in calore! Datti una mossa e venite subito a montarmi tutti e due...
    
    Un istante di silenzio rumorosissimo, e poi: - Arriviamo.
    
    Devo dargliene atto: ci mettono meno di venti minuti, e non è male considerato che siamo al Lido e solo pochi usano la macchina. Poi devono ...
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