1. Abili e sapienti carezze


    Data: 28/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    L’autobus era calcato e gremito di gente, dal momento che il tragitto precedente aveva lasciato a piedi parecchi passeggeri, poiché per quanto lui potesse ricordare, non era mai successo precedentemente un episodio analogo. Gerardo e la sua Morena erano arrivati quindici minuti prima e avevano occupato gli unici due posti affiancati liberi, precisamente quelli disposti una fila dietro il conducente, sistemarono a quel punto le borse negli scomparti sopra di loro e s’accomodarono l’uno accanto all’altra, lui vicino al finestrino e lei verso il centro, conversarono un po’ della bellissima giornata appena trascorsa a Firenze visitando i più bei monumenti e alcuni negozi caratteristici.
    
    Le estremità inferiori e pure le gambe a seguito di quell’assiduo e costante passeggiare attualmente dolevano sia all’uno che all’altro, di questo andare Morena accostò e depose la sua gamba sopra quella di Gerardo, nel tempo in cui lui cominciò a frizionargliela progressivamente per sedarle e per smorzarle quell’improvviso indolenzimento. Il raggi del corpo celeste del sole calavano pigramente e il lucente splendore che aveva reso luminoso la loro piena giornata si preparava a far posto gentilmente a un crepuscolo che rendeva i vetri del pullman d’un carezzevole colore rossastro. Il conducente arrivò ansimante per il fatto che era in ritardo e partì quasi subito tra le risate inaspettate e noncuranti dei viaggiatori. Il viaggio sarebbe durato quasi quattro ore, giacché dovevano ritornare ...
    ... a Isernia e lì avrebbero trovato la macchina di lui vicino al terminal. I sedili del pullman erano d’un colore grigio scuro con varie cuciture dai colori più luminosi, però non eccessivamente scomodi. Morena indossava una camicetta color marrone chiaro, leggera assieme a un pantalone d’un colore molto simile piuttosto aderente che rendeva equità del suo bel corpo.
    
    Lei aveva uno splendido seno, eppure non esageratamente grande con l’incavo che formava una zona più scura e invisibile dove nascondeva la sua pelle viva, le gambe erano affusolate e non molto lunghe, indiscutibilmente perfette, anche il sedere era tonico e ben fatto: le natiche tendevano il tessuto, scolpendo la loro forma attraverso la stoffa leggera dei pantaloni, in quanto s’intravedeva persino il bordo delle culottes, perché lui adorava tanto quell’indumento. L’autobus proseguiva il suo viaggio e l’autista accese le tenui luci interne, visto che del giorno passato ormai era rimasta una malinconica fiamma lontana all’orizzonte e qualche nuvola dal colore incantato. Molti passeggeri si erano addormentati, cullati dolcemente dal rollio del movimento che restituivano all’interno una ninna nanna altalenante, anche la sua Morena si era però addormentata e la testa ondeggiava lievemente in risposta ai minimi spostamenti del sedile. Lui la guardava, in quanto era bellissima. Lei non era convinta, ciononostante glielo aveva detto molte volte che era indiscutibilmente affascinante e deliziosa.
    
    Il suo viso era ...
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