1. Erasmus memories: leonardo


    Data: 28/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: kingSAZ, Fonte: Annunci69

    Ore 3.50 della notte londinese. Finalmente rientro nella mia camera. Il mio compagno di stanza Xi-Ping, coreano, dorme già da un pezzo.
    
    Sono ben oltre l'alticcio, quello stato di ubriacatura in cui mi ricordo a tratti le cose. Tipo: che strada ho fatto per tornare al residence? Vabbene, ormai a chi importa, sono qui. Però ricordo che ci ho provato con tutte le ragazze che ballavano stasera, ho rimediato solo un paio di baci e qualche palpatina.
    
    Non dovrei fare questi pensieri, sarebbe ora di dormire, invece mi sto eccitando, uff.
    
    Prendo il cellulare, vediamo che si dice in giro. Facebook, chat, nessuno online. Anzi no, una lucina verde. È Leonardo, un ragazzo di 20 anni che studia qui a Londra e che vive anche lui nel mio residence. Io invece di anni ne ho 23, e qui a Londra faccio l'Erasmus.
    
    "Che ci fai online?" gli chiedo.
    
    "Ho litigato con Serena [la sua ragazza a Roma] e non riesco a prendere sonno."
    
    "Povero Leo, vuoi fare quattro chiacchiere?"
    
    "Se non hai sonno"
    
    "Tranquillo vengo su in camera tua, però sono già in boxer e non mi va di rivestirmi"
    
    "Ahahah, scemo! Anch'io sono in boxer tranquillo, ti aspetto"
    
    Tranquillo? Già ero eccitato di mio per le palpate alle ragazze in discoteca non andate oltre, poi l'alcol mi fa eccitare di più, poi lui in boxer, come faccio a stare tranquillo?
    
    Mi avvio per i corridoi del residence, in mutande e ciabatte, a quest'ora fortuna che sono deserti. Arrivo davanti camera sua e busso. Mi apre. Mi è ...
    ... sempre piaciuto Leonardo.
    
    195 cm, fisico palestrato, giocatore di basket professionista quando era a Roma, occhi azzurri, capelli castano chiaro ricci, lunghi fino alle spalle. Peccato per l'aria triste.
    
    "Che faccia lunga su su, hai qualcosa da bere?" gli dico.
    
    "Sì, mezza vodka, l'altra mezza l'ho bevuta da solo"
    
    Verso due bicchieri e iniziamo a parlare dei problemi con la ragazza, della distanza che si fa sentire, del rapporto che si incrina. Lo accarezzo tra i capelli, gli escono le lacrime, gli do un bacio sulla guancia, poi un altro. Lui si sdraia, di schiena. Io al bordo del suo letto.
    
    "Lo vuoi un massaggio Leo? Che almeno ti distendi?"
    
    "Perché no!"
    
    "Togliti la maglietta però"
    
    Se la toglie, rimanendo, come me, in boxer. Che muscoli definiti dal basket. Perfetti in ogni forma e dimensione. Li accarezzo, li massaggio, il cazzo mi cresce nelle mutande. Gli tocco tutta la schiena, lui muto respira profondamente, come se stesse dormendo. Arrivo al culo, sodo, tondo, sporgente. Le dita nel solco, non fa una piega. Abbasso un po' l'elastico dei boxer. Non fa resistenza. Quindi glieli abbasso del tutto scoprendo le natiche perfette, pelose, da maschio vero. Gliele accarezzo, passo le dita in mezzo al solco, le apro e scopro il buchino, una rosellina perfetta, vergine, intatta.
    
    Poi passo alle spalle, e mi metto in posizione tale che il mio cazzo prema dai boxer sul suo culo scoperto, lo bacio di nuovo sulla guancia, mi guarda e sorride.
    
    ...TO BE ...
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