1. Amicizia rovente


    Data: 24/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Davide e Sally erano oltre l’amore, più in là della tenerezza: lei una donna inflessibile e irremovibile dai capelli lisci neri con il caschetto, lui viceversa con i capelli lisci e ormai bianchi, con le spalle possenti e le mani sicure dove Sally trovava rifugio. Ambedue s’amavano d’un amore disperato, sconsolato e sfiduciato, da naufraghi, da superstiti della vita, poi i baci, le leccate, i morsi, le parolacce, le risate e in ultimo gli schiaffi, perché metterle due dita dentro mentre beveva il cappuccino al bar era normale quanto dirle ti amo, così come succhiargli il cazzo in un parcheggio affollato era usuale quanto urlargli mi manchi.
    
    Quando scopavano erano fuochi d’artificio, come due bombe a orologeria, drogati a digiuno, quando i giorni di quella lontananza si prolungavano e ogni volta che si vedevano si sbranavano incollandosi con ingordigia e con gagliarda frenesia. Bruciava la casa, il letto, le loro anime, tutto s’incendiava entusiasmandosi dentro e intorno a loro, diavoli e sacerdoti di cerimoniali e di riti miscredenti, lui furioso re, lei invece dissoluta e viziosa regina di regni cupi e ultraterreni. Lei lo inghiottiva nel suo sesso ingordo e feroce, lui le colpiva ripetutamente l’utero mentre scopavano, in quanto sembrava come se volesse entrare tutto dentro di lei, gambe e braccia per sempre. Era il suo modo per volerla tutta, donna e madre, però Sally non poteva avere figli, perché quelli di lui avevano solo qualche anno meno di lei, perché Davide e ...
    ... Sally erano febbricitanti, felici, folli e malati. Sally, in quanto affamata di sapori nuovi lo accoglieva sempre senza mutande e grondante fra le gambe.
    
    Lei era complessa e contorta come un rampicante, eppure candida e fresca come i suoi venticinque anni d’età da poco compiuti. Davide di anni ne aveva più del doppio, perché aveva degli occhi che non si meravigliano più davanti a niente, nessuna commozione né turbamento, ma con un forte ego accompagnato da un indifferente e un insensibile distacco dalle bruttezze e dalle sgradevolezze della vita, eppure quella ragazzina era riuscita a introdursi nella sua scorza e a farne uscire un liquido brodoso e caldo da quel cuore invecchiato. Da quando la moglie era morta Davide passava tempestivamente da una donna all’altra, così come usava i pennelli: le strisciate di rosso, d’arancio, di nero, frammenti di stoffa lacerata, con gli spruzzi e gli sbuffi di colori accecanti. Come ogni artista lui non cresceva mai, non conosceva la quotidianità, l’ordinario, il lavoro e il non lavoro, la veglia e il sonno, poiché aveva tempo per l’amore. Davide amava Sally d’un amore egoistico, dal momento che Sally era una studentessa al terzo anno di lettere e di filosofia, in quanto studiava poco, rideva e scopava tanto, perché amava follemente lui:
    
    ‘Portami a giocare’ – ti prego.
    
    Questo era un ritornello che bisbigliava ripresentandosi spesso, con quelle labbra carnose tinte di rosso sfacciato, i capelli raccolti in una coda corta, l’abito ...
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