1. Una moglie timida, ma sei la mia troia (Spin-off) Parte2


    Data: 23/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    Qualche giorno dopo, Dante stava baciando intensamente Elena, erano nudi sul loro letto, le bambine stavano già dormendo da un po’. La mano dell’uomo era fra le gambe di sua moglie, ma non la sentiva bagnata come al solito. Il sesso fra loro era sempre andato a gonfie vele, Dante si chiese cosa potesse essere successo. Scese a baciarle i capezzoli, la sentì gemere di eccitazione, ma non avvertì il solito fiume di umori iniziare a colare dalla sua vagina.
    
    «Tutto bene, amore?», le chiese.
    
    Elena si tirò su a sedere contro la spalliera del letto e rispose: «Ti devo dire una cosa… l’altro giorno, quando c’era il ragazzo delle finestre… beh… sai… mi avete fatto sentire… così… come dire…», la donna era rossa in viso, era molto imbarazzata e aveva paura di dire quello che le passava per la testa, «mi sono sentita così… così… troia. Ecco l’ho detto», Dante fece per dire qualcosa, ma lei proseguì con le lacrime agli occhi per la vergogna: «Fammi finire… mi è piaciuto tantissimo… non ho mai goduto così… ed ora… come dire… solo tu… non mi basti…». Elena tirò un sospiro di sollievo per essersi tolta quel peso.
    
    Dante, invece, non poteva essere più felice, il suo sogno si stava avverando: vedere sua moglie con un altro per sua scelta.
    
    «Quindi ti piacerebbe rifarlo con noi due insieme?», chiese Dante raggiante. Elena annuì timidamente.
    
    Il giorno seguente, Dante chiamò Andrea, gli aveva dato il suo numero quando era a montare le finestre da loro: «Ciao Andrea. Come ...
    ... va?».
    
    “Tutto bene, grazie. voi? C’è qualche problema con altre finestre?”, rispose la voce del ragazzo.
    
    «No, è che mia moglie non ha capito bene il funzionamento, potresti venire a spigarglielo meglio? Magari stasera?».
    
    Andrea capì al volo cosa intendeva Dante, rispose: «Certo, dopo cena sarò li da voi».
    
    Elena a cena mangiò pochissimo, era molto tesa, Dante invece non riusciva a smettere di sorridere. Avevano mandato le bambine a dormire dai nonni, quindi avevano la serata libera.
    
    Verso le 21 il campanello suonò, Elena saltò in piedi come una molla e Dante le disse: «Amore allora sei sicura?».
    
    Elena esitò, poi arrossì violentemente ed infine annuì, suo marito, allora, andò alla porta e aprì ad Andrea.
    
    Il ragazzo indossava un paio di pantaloncini corti ed una maglietta, salutando porse un bottiglia di vino dolce a Dante.
    
    «Grazie, non dovevi. Prego, accomodati».
    
    Elena si era riseduta sul divano in salotto, era vestita con una gonna nera lunga fino al ginocchio e una canotta abbastanza scollata, aveva scelto tutto Dante.
    
    «Ciao, Elena, come va?», disse Andrea sedendosi accanto a lei e mettendole una mano sulla coscia. Sapeva che era lei che aveva voluto che Dante lo chiamasse e aveva tutte le intenzioni di approfittarne.
    
    «Tutto bene grazie», rispose Elena con la voce tremante mentre Dante tornava dalla cucina con in mano tre bicchieri ed il cavatappi.
    
    Dante stappò la bottiglia e versò il vino nei tre bicchieri, Elena lo buttò giù di un fiato e lo riporse a ...
«123»