1. Toccata e fuga


    Data: 21/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: ProfumodiFemmina65, Fonte: Annunci69

    TOCCATA E FUGA
    
    "Devo assolutamente rivederti". Con queste poche parole dette durante una brevissima telefonata sul mio cellulare, è iniziato tutto. Sono in preda ad una serie di emozioni che non so descrivere: panico, frenesia, incredulità... curiosità. Sto per andare all'appuntamento, vestita di tutto punto, con un uomo conosciuto solo pochi giorni prima in occasione del pranzo di un raduno di appassionati del gioco del calcio sul computer. Ho accompagnato il mio compagno in quel ristorante e lì l'ho incontrato. I soliti convenevoli prima di sederci a tavola, presentazioni, saluti. Sono capitata con il mio uomo alla mia destra e lui, Michele, alla mia sinistra. Risate, battute anche un po' spinte, insomma, una tavolata di compagni di giocate che avevano voglia di fare baldoria.
    
    E nel frattempo, io ricevevo attenzioni e gentilezze da parte di Michele. Mi versava da bere, mi chiedeva se era tutto di mio gradimento, mi domandava della mia vita. Al momento dei saluti, mi ha chiesto il numero di telefono e io, con il mio compagno lì presente, gliel'ho dato.
    
    Dopo quattro o cinque giorni, la telefonata. Ci saremmo dovuti incontrare in un bar fuori città, nel pomeriggio.
    
    La curiosità ha preso il controllo dei miei pensieri e così, dopo aver fatto una doccia, indossato una gonna e una camicetta, una giacca e dei sandali con il tacco alto, ho preso la macchina e sono andata.
    
    Arrivata davanti al bar, ero quasi intenzionata a tornare a casa, ma poi l'ho visto: era ...
    ... seduto a un tavolino all'esterno, e si vedeva che stava aspettando qualcuno. Mi ha vista: ormai non potevo più tornare indietro. Ho parcheggiato e sono andata da lui, che immediatamente mi è venuto incontro. Si è fermato a un passo da me e, sorridendo, mi ha detto: "Avevo voglia di rivederti. Sei splendida. Vieni, prendiamo un caffè". Sono emozionata, il cuore mi esplode nel petto, so di osare troppo, ad essere qui; vediamo cosa succederà.
    
    Dopo il caffè, mi invita a salire sulla sua auto e partiamo per non so dove. Durante il tragitto, parliamo poco, la radio è accesa su musiche anni '90, c'è un po' d'imbarazzo, ma la tensione erotica c'è, e si sente. Dopo alcuni chilometri, svolta in una strada che porta direttamente sul mare, ma prima di poterci arrivare, attraversiamo una pineta. Qui accosta e ferma la macchina. Subito mi mette una mano sulla coscia nuda e con l'altra mi prende dietro la nuca e mi bacia. Un bacio prima delicato, poi famelico. Io rispondo a quel bacio, appoggiandomi con le mani sulla sua gamba, per non cadergli addosso. La sua mano sale, entra sotto l'orlo della gonna, lentamente, sale fino a raggiungere l'interno della coscia più vicino all'inguine. "Ma cosa sto facendo?", grido dentro di me. La risposta mi viene data quando la sua mano raggiunge il monte di Venere coperto dagli slip. Un brivido mi percorre tutta la schiena, fino ad arrivare al centro della mia femminilità. D'impeto, apro le gambe e così permetto a Michele di entrare con un dito dentro ...
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