1. Quel ragazzo voleva sentirsi "usato" da tutti loro.


    Data: 08/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Si erano conosciuti con un annuncio. Umberto, sessantacinquenne alla perenne ricerca di sesso continuava a mettere inserzioni, nella speranza di trovare del divertimento. Gabriele, smaliziato ventiseienne esibizionista e praticamente senza il senso del limite provava sempre a mettersi in mostra.
    
    Quando si erano incontrati la prima volta, oltre a una rapida inculata, l'anziano professore, aveva scopert nel giovane amico un vero complice che, parlandoci un po', sembrava proprio assecondare la sua voglia di sesso e di... provocazione.
    
    Come dire, si erano trovati. Uno cercava piacere e un giovane sottomesso da esibire, l'altro voleva mostrarsi, magari come oggetto di piacere.
    
    Si erano rivisti ancora alcune volte ed era evidente ad entrambi che non si accontentavano di una scopata. Tutti e due volevano di più e lo cercavano uno nell'altro.
    
    “Che dici se la prossima volta andiamo a scopare in un parcheggio dove ci sono dei guardoni?”
    
    “Dio che forte” Mi tira solo a pensarlo. Conosci un posto?
    
    “Si, vuoi?”
    
    “Si!”
    
    Dopo due giorni andarono con la macchina di Umberto in un piazzale di periferia, particolarmente buio e decisamente non raccomandabile. C'erano una decine di macchine, alcune isolate, altre parcheggiate vicine. Loro ci passarono vicino, lasciando solo i fari di posizione e videro che in quasi tutte c'era dentro un uomo solo. In un angolo più lontano notarono anche un'altra vettura. Si avvicinarono e si accorsero che attorno sostavano tre persone, due, ...
    ... con i pantaloni abbassati, erano intenti a masturbarsi.
    
    “E' il posto giusto.
    
    Li dentro c'è azione. Andiamo a dare un'occhiata anche noi”.
    
    Fermarono poco oltre e si avvicinarono. I finestrini erano abbassati e all'interno c'era una coppia che stava scopando. Lei era una abbondante biondona, lui le stava sopra e... si dava da fare.
    
    “Ti va di rubargli la scena?”
    
    “Si, dai”.
    
    Ritornarono alla loro macchina e Umberto gli chiese di togliersi pantaloni e mutande.
    
    Lo fece in fretta, senza pensarci su perché era proprio quello che voleva e che lo eccitava da morire. Gettò gli indumenti nell'abitacolo e gli ritornò vicino e lo trovò con i pantaloni abbassati e con l'uccello in mano.
    
    “Giù, mettiti in ginocchio o accovacciato e comincia a farmi un pompino, vedrai che pubblico tra un minuto”.
    
    Non se lo fece ripetere e si sedette, a gambe incrociate, e glielo prese in bocca.
    
    Quasi subito furono illuminati dai fari di una macchina ferma in lontananza che, abbassate le luci si avvicinò a loro. Scese un tipo che si mise a mezzo metro e quasi subito, abbassando la zip, se lo prese in mano. Da dietro si appropinquarono anche altri due, nascosti chissà dove, e persino uno dei tre che fissavano la coppia.
    
    “E' una meraviglia. Te lo succhia come un professionista. Una vera troia” disse guardando quelli che si erano messi li attorno.
    
    “E non smette finché non ti svuota. Cazzo, una vera gola profonda. E gli vanno bene tutti, giovani, vecchi, grassi... ahhh. Dio come ci ...
«123»