1. Ogni maledetto weekend (uno)


    Data: 04/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    Tutta la notte a guardare il soffitto, con gli occhi sbarrati, di un anonima camera d'albergo. La piccola luce lampeggiante dell'impianto antincendio che mi ipnotizzava, ed una domanda che mi martellava il cervello: "Perché Elena, perché?"
    
    Elena, mia moglie, 29 anni, alta un metro/70, gran bel fisico, aveva insistito tanto per andare fuori a mangiare una pizza, ed alla fine l'avevo accontentata, pur non avendone voglia.
    
    Ormai erano cinque anni che eravamo sposati e lei stava passando un periodo, gia da qualche mese, al limite dell'esaurimento.
    
    Sempre nervosa, scontrosa, irascibile. Dei giorni sembrava tranquilla, in altri invece era veramente insopportabile. Per preservare la pace famigliare cercavo di assecondarla in tutto.
    
    Nei giorni peggiori era davvero difficile stargli vicino, ma io l'amavo, e l'amo ancora, e con pazienza sopportavo ogni cosa. Ma quello che mi aveva fatto quella sera, no, proprio no, non potevo perdonarglielo.
    
    Tra noi a letto non c'erano mai stati problemi, almeno così pareva a me.
    
    Quella sera, per uscire, si era vestita in modo a dir poco provocante: gonna corta, camicia aderente sbottonata sopra, con la sua seconda abbondante di tette bene in vista, stivali con i tacchi alti, i suoi bellissimi capelli lunghi neri e ricci, e con il suo culetto stellare in evidenza.
    
    Elena non sarebbe passata inosservata neanche in quell'occasione, e a dire il vero era qualcosa che non succedeva mai. A nulla erano servite le mie raccomandazioni di ...
    ... vestirsi 'leggermente' più sobria, perché: "Stiamo andando a mangiare una pizza".
    
    "Lo sai che mi piace farmi guardare, e poi ci fai una bella figura anche tu."
    
    Effettivamente andare in giro con una donna così mi esaltava, anche se non lo davo a vedere. Però leggere quel filo d'invidia negli occhi degli altri uomini, il desiderio per la mia donna, che era solo mia, mi inorgogliva.
    
    Elena già da due-tre giorni sembrava serena, tranquilla. Quegli sbalzi di umore non li avevo ancora capiti.
    
    Al nostro arrivo il locale era semivuoto, c'erano solo altre 4-5 coppie, un paio di famiglie con dei bimbi ed una tavolata di cinque ragazzi giovani.
    
    Passato circa un quarto d'ora, subito dopo aver fatto l'ordinazione, Elena era andata in bagno, e c'era stata una quindicina di minuti buoni, tanto che stavo incominciando a preoccuparmi, ma poi era tornata.
    
    "Amore, stai bene?"
    
    Lei, con un sorrisone: "Sto bene Giulio, ora sto benissimo, ed ho fame."
    
    Alludeva, ma io come potevo capire?
    
    "Ormai dovremmo esserci."
    
    Infatti dopo pochi minuti arrivarono le nostre pizze.
    
    Elena letteralmente divorò la sua, poi prima che io finissi, di nuovo: "Scusami amore, devo tornare in bagno. Oggi va così."
    
    Io, distratto: "Chiamami se hai bisogno."
    
    Io sono lento a mangiare, e terminata la pizza Elena ancora non si vedeva.
    
    Dopo qualche minuto decisi di andarla a cercare, pensando che magari non stava bene e aveva bisogno di me.
    
    Entrai nell'atrio che dava ai due bagni, quello per ...
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