Mia moglie Anna “Il Ritorno dalla Vacanza”
Data: 06/11/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Tigro76, Fonte: RaccontiMilu
Questo racconto parla di una storia, la prima storia trasgressiva vissuta da me e da mia moglie Anna; è presente una vena romanzata per cercare di trasmettervi le emozioni che abbiamo provato entrambi, è stata l’inizio dei fantastici anni dei nostri giochi erotici.
Mia Moglie Anna
Era il giorno del matrimonio di Luca, un amico di infanzia di mia moglie Anna.
Mia Moglie è una bellissima ragazza di 34 anni (39 i miei), una di quelle ragazze che non passa inosservata e più passano gli anni, più diventa appetitosa.
Capelli lunghi e mossi di colore sempre diversi, 1,72, una terza abbondante di seno, bel culo, gambe toniche e scolpite grazie ai tanti anni di palestra e di scuole di ballo, una mania nel vestire sempre in modo sexy e provocatorio grazie alle sue forme, ma senza cadere mai nel volgare.
Quella mattina si alzò presto per prepararsi per la grande cerimonia, io ero ancora a letto a godermi altri 5 minuti di sonno leggero, ascoltando lo scrosciare dell’acqua della doccia.
Anna uscì dal bagno con l’accappatoio addosso e a piedi nudi si avvicinò al cassettone dove aveva l’intimo, io con gli occhi socchiusi la osservavo tirare fuori calze, mutandine e reggiseni per sceglierne il modello e il colore, quella visione mi fece avere un erezione impressionante e cominciai a massaggiarmelo sotto le lenzuola; lei se ne accorse ma fece finta di niente, fece cadere l’accapatoio ai suoi piedi e infilò un perizoma color crema, poi un reggicalze ...
... dello stesso colore con i bordi in pizzo lavorato, poi toccò alle calze; mi guardava con la coda degli occhi, lo sapeva che adoravo osservarla quando si preparava, infilò prima la punta del piede sinistro nella calza color carne e con maestria la srotolò pian piano salendo su per la gamba fino alla coscia dove l’abbottonò alle clips del reggicalze; poi toccò alla gamba destra, curvò il piedino e avvolse pian piano il nylon sulla carne, avevo il cazzo che mi scoppiava!
Fu mentre mi diede le spalle per mettere il reggiseno che scoprii le lenzuola e tirai fuori il mio uccello in tiro, ‘ti prego fatti scopare’!
Si aspettava quella richiesta e la risposta fu rapida, ‘No’!
Poi aggiunse: ‘Oggi voglio giocare un pò con te, chissà che non realizzi qualche nostra fantasia”’.
Per poco non arrivavo.
Quando facevamo l’amore, per rendere i nostri rapporti ancora più intensi e piccanti, ci piaceva fantasticare sulla possibilità che tra noi ci fosse un altro uomo o più persone, in situazioni e in posti particolari ed avevamo orgasmi divini; ma tutto rimaneva nelle nostre fantasie, subito dopo l’amplesso il tutto ritornava nella normalità, non si faceva più riferimento a quello che si era detto e desiderato.
Cercavo di solcare il terreno in giornate di normalità, ma lei evitava sempre il discorso e diceva che erano solo fantasie dette a letto, niente di più; ma la sua fica mi diceva altro!
Ecco perché quando disse quelle parole mi stavo sborrando addosso.
Mi alzai per ...