1. Le ragazze del condominio


    Data: 03/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza.1, Fonte: EroticiRacconti

    ... in casa, pronta a baciarmi lei, infilandomi la lingua in bocca: apprese rapidamente tutti i segreti del bacio, ma sembrava non rendersi conto che il mio cazzo si faceva duro come il marmo e le picchiava sul pube; non so neanche se avesse delle reazioni orgastiche. Ogni volta, si staccava all’improvviso e scappava via come una farfalla. Dopo un po’ di mesi di questo giochino perverso, solo a vederla il cazzo mi si gonfiava nelle mutande e le palle mi dolevano perfino.
    
    Un pomeriggio ero in accappatoio, appena uscito dalla doccia, e dalla finestra vidi la macchina dei suoi che usciva dal cancello; pensai che avrebbero passato la serata fuori e che per una volta non sarei stato tormentato - dolcemente - dalle proposte indecenti e dalle più indecenti fughe di Valeria. Ma il campanello della porta suonò e, aperto, me la trovai di fronte fresca, prorompente, provocante come sempre. Le chiesi come mai non era coi suoi; mi disse che andavano a fare visita ai parenti di un defunto e che si era liberata tutto il pomeriggio: malevolmente, lessi l’informazione come un invito da cogliere subito. Benché avessi addosso solo l’accappatoio, la feci entrare; non sembrò fare caso al mio abbigliamento e andò a sedersi sul divano accavallando le gambe fino ad esibire l’esiguo slip.
    
    Le presi per le braccia, la sollevai in piedi, la cinsi alla vita e le sussurrai all’orecchio “Stavolta però si fa a modo mio … si fa sul serio”; mi guardò con un’aria tra il la sorpresa e lo spavento; ma si ...
    ... ricompose subito e riprese la sua solita aria spavalda: aprì le labbra e le applicò a ventosa sulle mie, tirò fuori la lingua e me la fece entrare fino alla gola; poi esercitò tutta la sua sapienza nel bacio e mi face quasi girare la testa. Il cazzo si era immediatamente eretto in tutta la sua dimensione e batteva sui ventri, il mio scoperto e il suo separato dall’accappatoio e dalla leggera stoffa della gonna. Tenendola stretta per la nuca mentre la baciavo, presi una sua mano e la portai decisamente sotto l’accappatoio, fino a farle impugnare l’asta.
    
    Sapevo che era la prima volta che toccava intimamente una persona matura e non mi meravigliai di un certo imbarazzo iniziale; le presi il polso e la guidai delicatamente a mandare la mano su e giù scoprendo e ricoprendo la cappella; si strinse con più frenesia, la sua bocca sembrò diventare più calda e più morbida; le sollevai la minigonna da dietro, raggiunsi l’elastico dello slip e infilai la mano tra le natiche: sentii la carne soda e liscia rilassarsi e lasciarsi percorrere dalle dita che si spinsero giù fino al buchetto, lo solleticarono un attimo, provocandole brividi, e giunsero a toccarle la fessura della figa. Il mio dito medio si aprì la strada tra le piccole labbra e la sentii piegarsi sulle ginocchia al punto che dovetti quasi sorreggerla; feci scorrere il dito nella vulva, accarezzando le grandi labbra e, più avanti, quelle piccole, senza cercare di penetrare: sentii il primo orgasmo sgorgare e depositarsi sul ...