1. La famiglia bisex 5


    Data: 01/11/2019, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: incestomaiale, Fonte: RaccontiMilu

    La nostra casa ha un giardinetto sul retro dove spesso io e mio fratello Fabio d’estate prendiamo il sole nudi. A volte capita di trovare mamma che si fa baciare dai raggi del sole e allora ci sdraiamo con lei parlando di noi mentre in costume adamitico ci rosoliamo.
    
    Di solito con papà ci dedichiamo alla cura del giardino, ma ultimamente avevamo deciso di far costruire una piccola piscina e di ampliare il giardino dopo di essa, visto che l’incolto di nostra proprietà comunque era abbastanza grande.
    
    Chiamò perciò una ditta che si occupava dell’installazione di piscine e concordò con il titolare il giorno in cui sarebbero iniziati i lavori. Non vedevo l’ora che questi terminassero così avrei potuto fare il bagno nudo direttamente a casa, senza dover andare sempre alla ricerca di qualche spiaggia nudista o di qualche insenatura isolata per mettermi comodamente nudo a bagnarmi in acqua, prendere il sole e perché no anche farmi delle goduriose seghe solitarie o in compagnia di Fabio senza correre il rischio di essere visto.
    
    I lavori iniziarono in primavera inoltrata e, dato che la temperatura non era poi così fredda, anzi, io e mio fratello spesso ci trovavamo sul retro per seguire i lavori del due operai romeni (ormai è difficile trovarne italiani che si occupino di edilizia). Ovviamente non volevamo scandalizzarli troppo restando nudi all’aperto, sebbene fosse la nostra proprietà, ma mettevamo sempre un paio di pantaloncini corti che erano forse un po’ troppo ...
    ... aderenti (ammetto che mi è sempre piaciuto provocare’).
    
    Durante i lavori spesso mi ritrovavo a osservare con insistenza il pacco dei due operai, Daniel, un uomo sulla cinquantina, decisamente robusto ma con uno sguardo ammaliante dovuto ai suoi occhi color ghiaccio, e Ilie, un ragazzo di circa 25 anni, atletico e dai classici lineamenti dei paesi dell’Est che mi hanno sempre molto attirato e anche turbato sessualmente. Credo che entrambi si fossero accorti di questi miei sguardi insistenti e spesso mi capitava di vederli scambiarsi occhiatine di complicità che mi facevano arrossire. Ne parlai un giorno a pranzo con papà e mamma (Fabio era impegnato in un incontro universitario fuori città) visto che eravamo molto aperti. Loro sorrisero di gusto: mamma mi disse che ero un inguaribile porcellino e papà la rimproverò per gioco chiedendole se per caso non avesse mai avuto strani pruriti vaginali dato che anche lei spesso li osservava vogliosa e non faceva nulla per mettere al coperto le sue grazie. Allora mamma disse che si poteva sempre istigarli un po’ per vedere fino a che punto si sarebbero spinti e ci chiese se volevamo essere complici del gioco. Che domande! Ovvio che fossimo interessati alla cosa! Mi spiaceva solo per Fabio che non si sarebbe goduto l’esperienza con noi.
    
    Un pomeriggio in cui oltretutto il caldo si faceva sentire parecchio decidemmo di attuare il nostro giochetto perverso. Mamma uscì praticamente in bikini in giardino mentre gli operai lavoravano e con ...
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