1. In caduta verso 11


    Data: 31/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Sara_2001Bis, Fonte: EroticiRacconti

    Il pomeriggio passò tra shopping e pettegolezzi, quando passammo davanti ad un negozio di articoli sportivi, subito mi venne in mente un perverso gioco, entrai e comprai l’occorrente. Mentre tornavamo alla fortezza mi disse che quella sera sarei diventata donna e che dovevo scegliere chi accogliere nel mio sesso e chi nel buchetto. Domandai se c’era qualche altro uomo ma lei candidamente mi spiegò che avendo partecipato al mio acquisto anche lei aveva diritto a sverginarmi con il suo stap-on.
    
    Perfetto dissi, allora il barone mi scoperà e mi sverginerà mentre tu avrai il mio buchetto tutto per te, appoggiai le mie labbra alle sue, così facendo le nostre bocche si dischiusero e le nostre lingue cominciarono a guizzare le une contro le altre e le mani percorrevano i nostri corpi palpando e strizzando ogni cosa veniva accarezzato.
    
    Arrivati al castello salimmo in camera, Giorgia venne nella mia camera si spogliò e pretese lo stesso da me, poi tuffò la testa tra le mie gambe rovesciandomi sul letto e cominciò a leccarmi avidamente mordicchiandomi il sesso depilato fino a farmi avere un orgasmo abbastanza anonimo, poi fui io a volerla, cominciai a strizzarle le grosse tette strizzandole i capezzoli con tutta la forza che avevo, lei gemeva ogni volta che le schiaffeggiavo violentemente il suo seno che sballonzolava e si tingeva di rosso, lei si eccitava sempre di più, cominciavo a sentire gli umori colare dal suo sesso, poi cominciai a sculacciarla sulle natiche prima con ...
    ... le mani poi con l’aiuto del retro della spazzola di legno, ogni colpo un gridolino mentre il suo culo arrossiva visibilmente. Appoggiai la mano tra le sue cosce ed era letteralmente un mare in tempesta, bagnatissima tanto che rivoli dei suoi umori colavano sulle gambe fino ai polpacci. In quelle condizioni la spinsi sul letto alzai le sue gambe e cominciai a perlustrare la sua figa spalancata con la lingua mentre inserivo due dita nel suo buchetto facendola trasalire. Con grande abilità trovai il suo punto G e cominciai a stuzzicarlo con la mia lingua, mentre spingevo con forza altre due dita nel suo stretto sfintere, lei era in preda ad una eccitazione sconvolgente, la pozza sul copriletto ne dava evidenza mentra dalla bocca mi insultava pesantemente.
    
    Continuai la stimolazione del punto G e ad infierire con le mie dita contro quella scura rosellina che pian piano cedette il passo prima alle mie quattro dita poi al mio palmo, mentre la baronessa emetteva gridolini di dolore, presi coraggio e spinsi dentro anche il mio pollice, provocando un urlo alla povera Giorgia, che inarcando la schiena fece il mio gioco, permettendomi con una ulteriore forte spinta l’inserimento di tutta la mia mano. Lei non aveva più fiato era paonazza mi insultava strillando come un animale ferito, quando con la lingua indugiai ancora sul centro del suo massimo piacere. La baronessa, persi tutti i freni inibitori schiamazzava come una gallina urlando e dimenandosi, io furiosamente ho cominciato a ...
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