1. le tette nuove di Patrizia


    Data: 30/10/2019, Categorie: Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    Doveva essere il suo regalo per i 40 anni.
    
    Naturalmente non aveva detto niente a nessuno, non ne aveva fatto parola neanche con la sua migliore amica e si era presa quindici giorni di ferie, dicendo che andava in una SPA per rigenerarsi.
    
    La clinica che aveva scelto era la migliore della città, perché per l’intervento non voleva correre rischi, le avevano garantito che non sarebbe stato necessario un ricovero e che sarebbe rientrata a casa la sera stessa ‘ con le sue tette nuove.
    
    Beh, proprio nuove no, diciamo revisionate, risistemate.
    
    Non che prima andassero male, visto che lei, a quarant’anni appena compiuti, aveva un fisico quasi perfetto, aiutato anche dal fatto che negli anni non era aumentata di peso, però un pochino i suoi seni avevano ceduto e le avevano garantito che quel piccolo intervento, invisibile e quasi indolore, le avrebbe riportate indietro nel tempo, più o meno a quando aveva vent’anni.
    
    Il chirurgo, nel colloquio preliminare, le aveva pure chiesto se, con l’occasione, non voleva aumentarne un po’ il volume.
    
    No, su questo Patrizia era sicura: si piaceva così com’era, magra e con i seni piccoli. Aveva sempre trovato volgari le donne con le tette grandi e poi, lei, con quel fisico snello che si ritrovava, sarebbe risultata sproporzionata.
    
    Insomma era stata categorica, voleva solo tirarle un pochino su e nient’altro, quando sarebbe tornata al lavoro, se qualcuno avesse notato qualche lieve differenza, avrebbe glorificato le favolose cure ...
    ... ricevute nella SPA, che avevano tonificato il suo corpo, e la cosa sarebbe risultata credibile.
    
    Ora giaceva sdraiata nel letto della sua camera singola nella clinica, era ancora frastornata a causa del sedativo che aveva accompagnato l’anestesia parziale, aveva solo dei vaghi ricordi della sala operatoria e dell’intervento ed uscì dal torpore in cui era caduta, solo quando si aprì la porta della stanza.
    
    Il chirurgo che l’aveva operata indossava ancora il camice verde mentre l’altro, che non aveva mai visto, aveva un abito grigio molto elegante.
    
    ‘Come si sente signora?’, esordì il chirurgo.
    
    ‘Bene’, farfugliò Patrizia, rendendosi conto in quel momento di avere la bocca completamente impastata.
    
    ‘Bene’, ripeté lui, ‘sono contento che stia bene, ecco ‘ vede …’
    
    C’è qualcosa che non va? Pensò lei, vedendolo esitare, ed un pensiero orribile le passò per la mente: hanno trovato qualcosa?
    
    Un donna di quarant’anni riguardo al suo seno, non può fare a meno di pensare al rischio di un tumore.
    
    Ma no, non può essere, ho fatto tutti gli esami possibili da poco, ma allora perché il chirurgo è così imbarazzato e reticente.
    
    ‘Signora’, intervenne l’altro, ‘io sono il direttore sanitario. Sono veramente costernato, non so come sia potuto accadere, uno stupido scambio di cartelle cliniche …’
    
    ‘Ma insomma’, sbottò Patrizia, che aveva ritrovato di colpo la capacità di parlare bene, ‘mi volete dire di che si tratta.’
    
    Al buonumore per l’intervento che le avrebbe garantito ...
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