1. Spiaggia Bollente


    Data: 29/10/2019, Categorie: Etero Autore: amoletettone, Fonte: RaccontiMilu

    ... esse.
    
    Carlo in un modo o nell’altro riusci a liquidare i suoi amici , era ancora eccitatissimo e non finire quello che Roberta aveva cominciato era stata per lui una tortura. Usci dall’acqua e preso l’asciugamano si avvicinò passando in rassegna tutte le cabine del lato del lido dove ricordava di averla vista allontanarsi. Si fermò davanti a una di esse. Sentiva un po di trambusto all’interno, era sicuro che ci fosse qualcuno. Cosi con coraggio e senza vergogna si abbassò per osservare dal buco della serratura. Vide prima un fantastico sedere a mandolino , nudo con una mano intenta ad asciugarlo. La persona si abbassò piu volte per prendere delle cose dalla borsa e cosi Carletto intravide anche le meravigliose tettone che penzolanti lo eccitavano come un toro. Era sicuro che si trattasse di Roberta e allora bussò energicamente…:-” chi è? ” si sentì dall’interno :-” sono io! ” rispose… ” io chi? ” ridacchiò lei dall’altro lato della porta. Cosi aprendo vide Carlo come un assatanato piombarle nella cabina. Lei era completamente nuda , il ragazzo di statura più alta della sua l’avvolse in un abbraccio che di amichevole aveva ben poco. Le sue mani si incollarono ai fianchi , poi coraggiose scesero sul culo e intanto la sua lingua baciava il collo risalendo a leccarle l’orecchio… :-” mmm … allora sei proprio una testa dura…” gli sussurrò all’ orecchio lei premiando la sua perseveranza. Le due bocche finalmente si incrociarono in un bacio languido e profondo. Le lingue si ...
    ... intorcinarono vogliose , ora soffici ora dure quasi a voler penetrare la bocca dell’altro. Roberta era un lago fra le gambe , sentiva il cazzo duro di lui premerle sul ventre e provava piacere a ogni minimo sfregamento del suo pube al corpo di lui . Il giovanotto ormai aveva preso coraggio, passò a massaggiarle le tette. Le cingeva a due mani e le portò alla bocca succhiando con voracità i capezzoli turgidi. Roberta intanto passò le mani sul cazzone , con una lo segava lentamente con l’altra stimolava le palle dure , enormi e pulsanti. Aveva davvero un gran cazzo sotto le sue mani , una capocchia enorme , violacea con un asta che sembrava di acciaio tutta venosa e bagnata dai suoi umori. Roberta non resisteva piu a quello stimolare e cicucciare. Fece sedere il torello sulla panca e dandogli le spalle gli si sedette sul cazzo. Sentì tutte le pareti vogliose della sua figa riempirsi , la lunghezza e la larghezza di quel giovane cazzo la mandarono in estasi. Si stabilizzò per bene e comincio a fare su e giu impalandosi su quella verga. I suoi umori ormai si confondevano con i suoi… il ragazzo la vedeva saltelalre sul cazzone e da dietro riusciva anche a tenerle le tettone in mano , con i capezzoli che ormai sembravano due chiodi…. Roberta cercò di tenere a freno il suoi impeto e di non far casino per evitare che qualcuno sentisse…ma era eccitatissima e quel suo cazzone a ogni cavalcata l’avvicinava all’orgasmo che in pochi minuti arrivò impetuoso. :-” ahhhhhh!!” le uscì soffocato ...