Troppo Amici - Racconti Erotici

Troppo Amici

Erano le 19e45, la pioggia continuava a cadere e stavo aspettando nella mia Golf gli altri ragazzi. Come mio solito ero arrivato con 15 minuti in anticipo, il ritrovo era alle 8 per poi andare a festeggiare il compleanno di Claudia, fidanzata del mio amico Marco. Io e Marco siamo molto amici nonostante i quasi 10 anni di differenza, io 22 lui 31, giochiamo insieme a calcetto tutte le domeniche e spesso tra settimana usciamo a cena insieme, ed è così che ho conosciuto Claudia la sua fidanzata che invece ha solamente un anno più di me.

Claudia e una ragazza molto particolare, timidissima con gli sconosciuti e molto attaccata al fidanzato con cui sta insieme da ormai 6 anni, vivono praticamente in simbiosi infatti lei praticamente non ha amiche ma esce sempre con gli amici di lui ed infatti anche quella sera per il suo compleanno a parte la cugina eravamo tutti ragazzi del calcetto che ormai con Claudia avevamo stabilito una bella amicizia. Fisicamente è una ragazza normalissima, non molto alta (tocca di poco 1,60m) castana con i capelli lunghi e ricci, un bel fisichino con qualche chiletto sui fianchi che però piace ai ragazzi e una quarta seno che in un corpicino cosi piccolo sempre davvero enorme.

Torniamo alla serata ormai si sono fatte le 20.10 e nel parcheggio dove dobbiamo incontrarci ci siamo tutti tranne la festeggiata e il fidanzato che continuiamo ad aspettare. Ecco che arriva alle 20e15 e vediamo Claudia scendere sola dalla macchina con una faccia triste e gli ...

... occhi gonfi:

Io: -Cla cose è successo?

E lei mi si butta tra le braccia e inizia a piangere tra lo stupore generale, dopo qualche secondo alza la testa e inizia a raccontarci

C: E’ uno stronzo, proprio nel giorno del mio compleanno??? sigh….

Io: Calmati cosa è successo?

C: Lo ho visto con un altra, stamattina sono andata da lui a fargli una sorpresa e c’era una tipa che stava uscendo da casa sua e si stavano baciando, basta con me ha chiuso!!

Rimaniamo tutti basiti e solo Chiara, sua cugina, rompe il silenzio invitandoci tutti ad avviarci verso la pizzeria. Ovviamente non posso fare guidare Claudia in questo stato allora lei e sua cugina salgono in macchina con me e ci dirigiamo verso la pizzeria. Durante tutto il tragitto lei continua a piangere e io cerco di consolarla quando ad un certo punto con un gesto involontario appoggio la mano sulla sua gamba e il contatto con la pelle nuda sotto quella gonna di jeans che arrivava appena sopra il ginocchio mi fa salire i primi pensieri strani che elimino subito dalla mia mente in nome dell’amicizia che mi lega a Marco.

La cena scorre senza episodi particolari a parte l’imbarazzo generale verso Claudia che viene un po esclusa dai discorsi di 10 ragazzi che come sempre vanno a parare prima sul calcio e poi sulla politica. Alle 22e30 ci alziamo da tavola e decidiamo di finire lì la serata saltando la discoteca che avevamo in programma vista la situazione creatasi e tutti si dirigono verso casa; quindi a me tocca ...