1. La nostra baita, il nostro rifugio


    Data: 28/10/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: BlackInk, Fonte: RaccontiMilu

    Parte I
    
    Vedo Laura emergere dalla penombra della stanza. Fuori la pioggia batte ritmicamente sul tetto della nostra baita; il nostro rifugio per dedicarci a noi stessi.
    
    Il profumo di natura umida pervade le mie narici mentre Laura si avvicina lascivamente a me, seduto sulla sedia nel centro del soggiorno. Vorrei correre e abbracciarla, stringerla a me, possederla immediatamente ma non posso. Nastri di raso legano i miei polsi e le mie caviglie alla sedia e mi lasciano completamente in balia della mia compagna.
    
    Laura si avvicina e mi accarezza con una lunga piuma. Sento i capezzoli fremere e il piacere avvolgermi. La donna disegna complicati arabeschi sulla mia pelle nuda e impotente, capace solo di gridare la lussuria che avvampa.
    
    Laura gioca con la piuma sulla mia erezione, sulle mie palle turgide, intorno alla mia cappella gonfia. L’impossibilità di muovermi da un lato &egrave frustrante mentre dall’altro mi permette di godere di ogni singolo istante.
    
    La mia compagna si china e mi bacia le ginocchia. Con le mani mi accarezza i fianchi. Passa le unghie sulle mie cosce. Desidero ardentemente che mi prenda in bocca l’uccello. Adoro quando mi succhia con le sue labbra calde e vogliose, quando la sua lingua vortica intorno al mio sesso eccitato. Spingo il bacino verso il suo volto e le chiedo di prenderlo.
    
    Laura mi guarda e sorride. Poi scuote la testa. ‘No, no, no.’ dice mostrandomi la punta della lingua. ‘Adesso no.’ Crollo sulla sedia, disperato ed ...
    ... eccitato. Lo sa che mi piace e piace anche a lei, ma vuole farmi sospirare l’attesa. Si alza e mi gira intorno e appoggia il suo imperioso seno sulle mie spalle, massaggiandomi il collo. Disperatamente cerco di raggiungere le sue cosce ma i lacci me lo impediscono.
    
    Sento l’uccello tirare fin quasi a dolere. Desidero conoscere quale deliziosa pratica Laura si riserba per farmi sdilinquiare. Porta le mani al mio petto e inizia ad accarezzarmi con le unghie. Gioca intorno ai capezzoli, scende sulla pancia, corre alle labbra. Lascia che le baci e le succhi quelle meravigliose mani.
    
    Poi si spinge tra le cosce, lavorando ben bene l’interno. Sa che &egrave una delle mie parti più sensibili. Stringe la mia asta di carne e inizia a masturbarmi pian piano. L’altra mano mi tocca le chiappe. Il suo fiato caldo mi sussurra parole sconce alle orecchie. Dice che le piace il mio uccello duro. Dice che mi farà sborrare come una fontana impazzita. Dice che non smetterà mai di farmi godere. Dice che mi farà annegare nei suoi orgasmi.
    
    L’eccitazione dentro la mia testa e tra le sue mani raggiunge livelli dolorosi. Laura riesce a fermare la sega esattamente l’istante prima che scarichi il mio seme, prolungando così il piacere.
    
    Torna ad accarezzarmi il petto, le cosce, la faccia, sapientemente tralasciando il fallo. Poi tira le mie spalle, facendo ribaltare la sedia, e mi accompagna a terra. Si siede sul mio viso e inizia a scoparmi la faccia.
    
    Io allungo la lingua, muovo la testa, assecondo ...
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