1. Le mie vacanze a punta croce...


    Data: 27/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Double-V, Fonte: Annunci69

    La guerra mi aveva separata dal mio gemello quando entrambi eravamo ancora in fasce.
    
    Da allora non avevo più messo piede in quella che formalmente era la mia patria, e solo l'idea di poterlo finalmente conoscere mi aveva spinto a tornare in Croazia.
    
    Avevo saputo che viveva a qualche ora da me, nella città di Rovigno.
    
    Si guadagnava da vivere facendo l'animatore tra spiagge e locali alla moda senza fermarsi mai troppo tempo nello stesso luogo.
    
    Il viaggio da Venezia era stato relativamente breve, lo avevo rintracciato tramite una fitta ragnatela di amicizie comuni che ci aveva fatto ritrovare su Facebook e non vedevo l'ora di riallacciare un legame che era stato spezzato per quasi trent'anni.
    
    La polvere mi danzava intorno come uno spettro impalpabile.
    
    La strada sterrata che stavo percorrendo per arrivare a punta Croce era decisamente più dissestata di quando mi aspettassi.
    
    Il caldo si faceva sentire, anche se luglio era appena iniziato e la mia pelle diafana era già pronta a regalarmi una dolorosa scottatura.
    
    Indossavo solo dei pantaloncini di jeans ed un top su cui i miei lunghi capelli neri si appoggiavano maliziosamente, nascondendo i seni che sobbalzavano liberi ad ogni buca della strada.
    
    Il mio Maggiolone cabrio si era rivelato un ottimo compagno di viaggio fino a quel momento, ma ora mi stavo maledicendo per non aver fatto riparare il tettuccio, confidando nel fatto che non erano previste pioggie.
    
    Quando arrivai alla struttura che si ...
    ... affacciava sul mare mi resi conto di essere ricoperta di polvere un po ovunque e che forse bere qualcosa non sarebbe stata una cattiva idea.
    
    Il ragazzo che spillava birra dietro il bancone non fece nulla per nascondere il suo interesse per la mia scollatura.
    
    Era decisamente belloccio.
    
    Anche se non ero venuta a fare la turista in cerca di avventure confesso che un pensiero languido ed osceno si era fatto spazio nella mia mente.
    
    Scoprii con disappunto che non ero ancora arrivata a punta croce, c'era ancora circa un chilometro di sterrato da fare per raggiungere il posto.
    
    Ma la cosa che mi fece strabuzzare gli occhi era che nessuno mi aveva avvisato che si trattasse di un area esclusivamente FKK, cioè dove i vestiti erano completamente banditi ed a differenza dei vicini campeggi naturisti i frequentatori erano decisamente di indole più libertina.
    
    Il mio gemello era una fonte di continue sorprese, dopo aver ringraziato il giovane mi infilai di nuovo sul Maggiolone con nella testa mille dubbi e domande.
    
    Quando arrivai nel parcheggio tra gli alberi in prossimità della spiaggia decisi che l'unica cosa di cui avevo bisogno era la minuscola borsa a tracolla, dove tenere cellulare e documenti ed i comodi sandali che indossavo ai piedi.
    
    I vestiti scivolarono via con uno schiocco...
    
    Quasi come fossi una crisalide che dava vita ad una bellissima farfalla.
    
    Mano a mano che mi avvicinavo alla spiaggia costeggiando un bar a ridosso del mare sentivo gli sguardi della gente ...
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