1. Ogni lasciata è persa


    Data: 27/10/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Cuckoo, Fonte: RaccontiMilu

    ... di contatto. La trovo. Sento il tessuto delle calze e noto che non si sposta. Lo crede accidentale, penso. Mi faccio più audace, allargo il palmo della mano e inizio una lieve carezza che lentamente sale, arrivando alla gonna. Ancora nessuna reazione da parte sua. Il seno continua a premere su di me e la gamba resta lì, come se apprezzasse il contatto . Difficile che non si sia accorta dei miei gesti, seppur discreti. Inizio a prospettare degli sviluppi interessanti, così avanzo ancora con la mano e cerco i suoi glutei. Arrivo al suo sedere, lo prenderei a morsi prima di tuffarmi tra le gambe e dissetarmi del suo frutto del desiderio. Sono molto eccitato dalla situazione che si &egrave creata e sono pronto a osare ancora di più. La palpo fregandomene di chi c’&egrave intorno e del fatto che qualcuno potrebbe vederci. La calca e le luci soffuse giocano a mio favore. Sento quel culo voluttuoso e inizio a pensare che a breve sarà mio. Lo sento che sta apprezzando, che posso andare avanti e che questo gioco sta soddisfacendo entrambi, prima di passare ad altro, prima di sfogare i nostri istinti nel primo posto disponibile. Un cesso, all’aperto, in una macchina, non mi importa. Voglio che al termine di questo gioco la sua bocca avvolga il mio cazzo, che si sieda su di me in modo che possa baciare le sue tette mentre la scopo. Però non ...
    ... oso girarmi, non voglio che qualcuno si accorga di quel che &egrave in atto e voglio continuare il gioco finché &egrave possibile. La immagino chinata mentre la prendo da dietro e affondo i colpi ogni volta più profondi, i nostri respiri affannati e le mie mani che la afferrano per i fianchi. All’improvviso, sento una mano, la sua. Mi accarezza da sopra il pantalone, assapora il mio cazzo duro e lo tocca per tutta la sua lunghezza con un tocco delicato. Pregusto il paradiso, penso che a breve ci apparteremo e sarà mia. Ma quel contatto dura meno di quanto mi aspettassi. La sua mano sparisce, la coscia e il sedere che stavo accarezzando si spostano e anche le sue tette smettono di spingere contro di me. Tutto a un tratto crolla il mondo. Mi giro e vedo una massa di capelli neri avvinghiata a un altro ragazzo. La vedo salutarlo calorosamente e rimettersi in fila chiacchierando allegramente, almeno nei momenti in cui le loro lingue non sono intrecciate. A quel punto &egrave chiaro che quella carezza &egrave il massimo che otterrò da lei questa sera. Non ci sarà spazio per me, sono stato solo il divertimento di un momento durato troppo poco. Intanto l’oasi &egrave più vicina e già so che il pensiero di quelle tette e di quella mano mi accompagneranno quando, tornato ubriaco a casa, cercherò di calmare il mio spirito prima di dormire. 
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