1. Prima esperienze avvenuta molto presto


    Data: 26/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: AleCiacci, Fonte: EroticiRacconti

    ... avessi raccontato la più grossa cazzata della storia. " Come non sborri? Non ti viene duro? Cosa sei una donna?". Io divenni rosso come un peperone "Ma no, mi viene duro" balbettai, "Ma a me non esce la sborra come si vede nei giornalini." dissi. "Quindi te non sborri? Allora hai problemi grossi o sei una femminuccia con un corpo da ragazzo" sentenziò Marco. Io non sapevo più che dire o che fare, stavo per piangere così dissi " Se mi tocco parecchio, insomma se mi sego, alla fine mi si contrae il pisello e mi esce la pipì." Marco si mise a ridere. " Scusa Alessio ma a te piace vedere la figa o il cazzo?" Mi chiese Marco tra una risata e l'altra. "Si che mi piace vedere la figa, però mi piace vedere anche quando le donne succhiano il pisello e poi vengono imbrattate di sborra. Marco si fece serio e si alzò mettendosi di fronte a me. Era circa 15cm più alto di me e parecchio più grosso e un po'grasso. "Ma hai mai visto un cazzo sborrare dal vero?" Mi chiese. Sempre piú rosso scossi la testa. "Se proprio lo vuoi vedere allora tiramelo fuori e fammi una sega, visto che sembri tanto voglioso" mi sfido. Si sdraió sul letto con le gambe di fuori e mi guardava. "Dai che ti va, fai come quella donna nel giornalino, inginocchiati davanti a me e tiramelo fuori". Ero combattuto, mi vergognavo, ma ero ecitatissimo all'idea di toccare un pisello che non fosse il mio. "Lo vedo che lo vuoi, hai il cazzo duro, se vuoi non ti guardo, ...
    ... anzi guardo il giornalino" e così fece. Mi inginocchiai davanti a lui e gli abbassai i pantaloncini e le mutande tirando fuori il suo pisello duro. Mi sembrava grosso ed era peloso, io ero ancora senza un pelo nonostante fossi da poco maggiorenne. Mi avvicinai, puzzava di piscio, lo presi in mano, era caldo si contraeva, iniziai a fare su e giù. Marco mugolò e io continuai a segarlo sempre più veloce, il suo odore mi saliva al naso riempiendomi, la sua cappella era viola e lucida, sembrava una fragola. Io stringevo sempre più forte facendo su e giù, inebriato dal suo calore e dal suo odore, dalla punta fuoriuscí qualche goccia trasparente, Marco ansimava, mi diceva di continuare che ero bravo. Ad un certo punto senti il pisello di Marco pulsare più forte e un fiotto di sborra schizzo fuori, e poi ancora e ancora.
    
    Il primo schizzo andò sulle sue gambe e il resto coló sulla mia mano che continuava a segarlo, ero affascinato. Marco mi disse di fermarmi mentre il suo pisello diventava moscio. Lo guardavo rimpicciolire nella mia mano appiccicosa, lo lasciai di scatto e portai la mano verso il mio naso. L'odore era forte stavo per assaggiarlo quando bussarono alla porta. Ci guardammo impauriti, Marco mi chiese dove fosse il bagno e dopo che lo indicai corse a chiudersi dentro, io mi pulí la mano alla maglietta rimisi i giornaletti di rincorsa nella scatola e la rimisi sotto il letto. Andai ad aprire alla porta, era mia nonna. 
«12»