1. Voglio stare unicamente con te


    Data: 23/10/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    La seta bianca sfiora i glutei in una specie di coperta come uno spazio passeggero, in quel preciso istante avverte un ‘clic’ nella sua testa e sente la dolcezza salire in maniera flemmatica, in quanto la voglia di servirla riempie ogni poro rendendolo a tal punto un’unica ed estesa superficie impressionabile al desiderio. Ebbene sì, il desiderio &egrave vivido, la bramosia &egrave lineare, giacché lei &egrave piuttosto imbestialita, in quanto il dissapore e il malumore le annebbia lo sguardo indurendole irrimediabilmente la mascella, perché si nota pertanto che gira con forza spropositata le pagine del libro, dal momento che il tono &egrave diventato accigliato e burbero, per il fatto che manifestamente traballa vibrando di rabbia inespressa.
    
    Lui al presente la osserva con accuratezza, coglie la rabbia defluire da lei, nella mente lui vorrebbe diventare come la carta assorbente, considerato che le mani gli formicolano dalla voglia smisurata di toccarla. Lei cade in ginocchio di fianco al letto, adesso ha le spalle irrigidite, mentre osserva con forza ostinata un punto inesistente sulla parete bianca, al presente i baci calano lievi, poiché sono quasi impercettibili, sfiora la pelle calda, il suo calore lo scotta, il respiro di lei muta, le spalle si rilassano e le parole sono equivoche e inutili. Lui va pigramente a preparale il bagno, lei ha lo stomaco teso, perché la stanchezza irreparabilmente atrofizza, indebolisce e offusca la logica, perché anche l’emozione &egrave ...
    ... faticosa e logorante.
    
    La quotidianità dell’amore &egrave una giostra fiammeggiante, una girandola bruciante, l’acqua l’avvolge, lui &egrave in piedi a fianco della vasca con le mani dietro la schiena, la limpidezza e la semplicità del suo sguardo la colpisce, poiché ha la forza d’un gancio ben assestato, un bisogno limpido e puro di fargli del male, in tal modo piega il polso come se avesse le sue lame in mano, lui le accende una sigaretta intanto che la musica invade la stanza, sì, precisamente, quella musica di lei scelta per riportare la poesia nella vita di lui. Il vassoio di legno &egrave attualmente pieno di cibo, l’uomo la conosce, giacché gl’istinti di lei sono chiari ed espliciti per lui, sia come l’aspetto quanto il colore della sua anima, lui ha bisogno di mangiare e di fottere, perché lui &egrave lì per darle quello di cui ha bisogno, sempre e in qualsiasi modo.
    
    Dopo avverte la seta della sottoveste di lei sfiorargli i capezzoli, la dolcezza rischia di traboccare come schiuma da una vasca, vorrebbe poterla cullare, tenerla avvolta dentro di lui fino a sentirla respirare libera. Lei lo chiama, esce dalla vasca e si lascia avvolgere dall’asciugamano che lui regge, per ora con le mani dietro la schiena, ancora quel dannato e smisurato sguardo talmente diretto e limpido da far del male. La sera &egrave calata sulla stanza, sono passate ore nel silenzio, in quanto lui si &egrave sentito sciogliere più volte dalla voglia di coccolarla e di scuoterla, perché vuole ...
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