1. Training per silvia (enrico) (3)


    Data: 22/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    L’uomo non finisce nemmeno di pronunciare quella frase che è già in ginocchio ai miei piedi, col mio cazzo in mano e la bocca spalancata pronta ad ingoiarlo. Un secondo dopo le sue labbra sfiorano il mio pelo pubico: ha la mia verga piantata fino in gola e prova addirittura ad andare oltre per raggiungere anche le palle.
    
    Non ci riesce. Almeno la prima volta. Sì, perché, dopo essersi strozzato con i miei 23 centimetri, vomita l’asta, la guarda con occhi libidinosi e poi si rituffa sul mio ventre, questa volta preparato ad ingozzarsi con tutto il mio apparato, coglioni compresi. La sua mossa mi costringe e piegarmi in due: mi reggo dal suo capo, tenendoglielo stretto tra le mani, mentre lui tossisce e rantola senza però tirarsi indietro.
    
    “Adesso sono cazzi tuoi, amico! Ah ah!”, sghignazza Michele, ancora sdraiato sul divano con la sua ragazza che lo cavalca e suo cognato che la incula. Io lo fisso inebetito, cercando di trattenere l’orgasmo che Franco mi vuole estorcere. Digrigno i denti e con forza mi faccio indietro. L’uomo non stacca gli occhi dalla mia minchia lucida della sua bava e si lecca le labbra, affamato. Il mio cazzo è teso all’inverosimile e sussulta velocemente per l’alta frequenza delle pulsazioni.
    
    “Amore! Ti piace?”, gli chiede Rita.
    
    “Sì! MMMM!!! E’ bello duro! Slurp!”, risponde Franco, in attesa che l’osso gli venga restituito.
    
    “Vacci piano!”, gli sussurro. “Altrimenti finisce presto”. Lui annuisce e cambia strategia. Gli lascio il capo e si ...
    ... intrufola tra le mie cosce in cerca dello scroto.
    
    Imbocca un testicolo e poi anche l’altro. Pasteggia e succhia sonoramente. Quindi, spalanca la bocca ed, estratta la lingua, risale lungo l’asta con lo sguardo levato a me ed un’espressione da gran troia. Raggiunto il frenulo, lo lambisce e solletica rapido per poi stringere tra le labbra la grossa cappella di un porpora intenso per l’elevato afflusso di sangue. Le sue guance si incavano e di nuovo risuona nella stanza un sonoro risucchio.
    
    “Ehi, Enrico! E’ bravo, non è vero?”, mi chiede Michele, che continua a fottersi Silvia.
    
    “Sì, merda! Un professionista della pompa!”, rispondo ansimante. Franco solleva lo sguardo e sorride soddisfatto del mio complimento.
    
    “Non solo della pompa, tesoro!”, mi fa, abbandonando l’uccello. Poi si alza in piedi e si incolla a me, strusciandosi come una gatta in calore. Mi lecca il collo e mi mordicchia un lobo. “Scopami il culo!”, mi sibila all’orecchio, e il tono della sua voce risveglia i miei più animaleschi istinti, tanto che il cazzo preme forte contro la sua pancia. Lui se ne accorge e sghignazza ancora. Quindi, si volta verso il divano sul quale è sdraiata sua moglie e ci sale sopra a pecorina, protendendo il culo in fuori. Le chiappe si schiudono e la rosellina si mostra in tutto il suo splendore. E’ grande, anche se chiusa, segno che nella sua vita è stata molto maltrattata. Tuttavia, è ancora rosa come quella di un verginello.
    
    Mi chino e ci sputo sopra. Spalmo la saliva con ...
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