1. SABRINA LA PANETTIERA


    Data: 21/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: masterxte, Fonte: RaccontiMilu

    Casualmente, nei periodi nei quali il mio panettiere di fiducia è chiuso, ho iniziato a frequentare una nuova panetteria dove c’era quasi sempre un uomo (Daniele) e una donna anziana. Un giorno ho ritardato un po’ sul solito orario e trovo una bella donna sui 35-38 anni alta circa 1,55 mt capelli rossi leggermente mossi, una buona terza di seno, bel sedere sodo, vestita del solo grembiule bianco lungo appena sopra il ginocchio e con apertura a bottoni davanti, dalla cui scollatura si vedeva bene il solco tra i seni e si vedeva chiaramente che sotto, oltre alla biancheria intima, non portava nulla: Sabrina.
    
    I giorni passano, la confidenza aumenta, l’uomo è suo marito e la signora anziana la suocera, Sabrina ha due figli, è sportiva va 4 volte alla settimana in palestra, saltuariamente va a sciare e va su bicicletta da corsa.
    
    Inizio a capire in quali orari è da sola in negozio; dopo circa 3 mesi, un martedì entro verso le tredici (ora di chiusura) e la trovo seduta dietro il bancone con una gamba dritta su un altro sgabello che mi maledice perché l’avevo spinta ad andare a sciare: era caduta e si era fatta male ad un ginocchio. Sapendo che frequento molto la montagna e di questi incidenti un po’ me ne capisco mi fa andare dietro il bancone a vedere cosa può essere ma prima chiude la serranda.
    
    Era vestita come al solito con il grembiule, dalla scollatura di intravede un reggiseno color prugna e dalle trasparenze del tessuto gli slip di colore scuro. Vado dietro il ...
    ... bancone inizio a sbendarle il ginocchio tirando sbirciate in mezzo alle gambe che sono scoperte essendo il grembiule già corto di per sé. Inizio a tastarle la parte la parte dolorante schiacciando apposta per farle male, Sabrina sobbalza e mi dice di fare piano, ma invece continuo a nei vari scuotimenti il grembiule sale lasciando scoperte tutte le cosce ben tornite e vedere chiaramente gli slip che fanno pedant con il reggiseno. Continuo in questa piccola tortura un po’ prendendola in giro e un po’ facendo diagnosi tragiche, lei inizia a darmi pugni e calci con l’altra gamba, e io riparandomi un po’ per caso e un po’ apposta le urto il seno o le cosce, ed il cazzo inizia a indurirsi sotto i pantaloni di velluto abbastanza aderenti. Sabrina arrossisce mi insulta guardandomi, con la mia patta a non più di 20 cm. probabilmente sente l’odore di maschio infoiato, arrossisce e mi passa una sua mano sul cazzo e inizia a massaggiare. Io dopo poco le metto una mano in mezzo alle gambe e la faccio correre verso la fessurina, poi slaccio altri due bottoni dal basso aprendole il grembiule fino all’ombelico. Sabrina tira giù la cerniera ma io la fermo.
    
    M: non correre! Cosa vuoi?
    
    S: secondo te?
    
    M: dimmelo tu, sono un po’ tardo non capisco
    
    S: voglio il tuo cazzo
    
    M: ahh si? E quando? (Nel frattempo le apro tutto il grembiule e le tiro fuori le tette belle sode e con aureole piccole ma capezzoli appuntiti).
    
    S: ora dai facciamo presto che devo andare a scuola a prendere i ...
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