1. Luca e la mia prima volta


    Data: 17/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx, Fonte: Annunci69

    In macchina, mentre lo accompagnavo a casa della sua nonna, Luca aveva perso un po' il sorriso gioioso dell’andata. Cercai di rompere quel muro di silenzio che si era creato chiedendoli che indirizzo di studi avesse scelto, a quale facoltà si fosse iscritto a Bologna, parlai del mio corso di studi a Milano; lui rispondeva a monosillabi, giusto le risposte necessarie.
    
    Una volta giunti a casa Luca non scendeva dall’auto, il suo sguardo fissava il vuoto: non sapevo cosa fare, non riuscivo a dirli di scendere e andare via, trascorsero diversi minuti, in quel momento avrei pagato per sapere a cosa stesse pensando, ecco! ci mancava la nonna, si dirigeva verso l’auto.
    
    Il cuore mi batteva, e se Luca avesse raccontato tutto alla nonna, cosa sarebbe accaduto.
    
    La nonna mi salutò molto calorosamente, chiese a Luca se avesse ancora male al piede, probabilmente addusse il broncio al dolore. Luca non la degnò di uno sguardo mentre scendeva dall’auto. Ecco, era tutto finito, mi mancava il respiro, non mi resi neppure conto che la nonna mi chiedeva di fermarmi a cena.” dai Matteo ho preparato le Panelle, a Luca piacciono tanto, sono buone, piaceranno anche a te, dai è pronto”. Ero sceso dall’auto per salutare quella donna così gentile, la ringraziai, dissi che ero stanco, preferivo andare a casa.
    
    Luca, avvicinatosi, prese la mia mano e con prepotenza mi trascinò verso la porta – “dai non fare storie, tanto non hai nulla da fare e a casa non hai nulla per cena”. Mi ritrovai ...
    ... catapultato oltre l’uscio, non ebbi il tempo né di dire né di pensare alcunché, ero ammutolito, non riuscivo a capire come facesse Luca a cambiare atteggiamento in maniera così repentina, era nuovamente gioviale. “Nonna tu prepara io vado in camera a fare una doccia: vieni su Matteo, tienimi compagnia, nonna intanto friggi le Panelle”.
    
    Ero un sasso, quel ragazzo mi stordiva, dava ordini, decideva lui per tutti, guardavo la nonna alle prese con la cucina e poi che cazzo sono le Panelle, pensai a un dolce vedendo una teglia di crema densa.
    
    La voce di Luca che gridava il mio nome mi fece riprendere, “Matteo sali fallo sbrigare altrimenti rimane un’ora sotto la doccia benedetto ragazzo” disse la nonna.
    
    Come un automa salì al primo piano, una volta in camera sentì lo scrosciare dell’acqua provenire dal bagno, la porta era aperta, avrei potuto aspettare, ma non lo feci. Mi misi seduto sul water, attesi che finisse, sicuramente nonostante la tenda si accorse della mia presenza in quanto la scostò di lato facendosi vedere.
    
    L’acqua scivolava sul suo splendido corpo, continuava a far scorrere le sue mani in maniera molto lasciva, invitante, arrapante.
    
    Il suo cazzo era semiduro, si girò di schiena facendo scorrere la mano nel solco del culo, Dio quanto è bello, quel culo era scolpito, la perfezione assoluta, due fossette delimitavano il bacino dalle sfere, nessun scultore sarebbe stato in grado di fare di meglio.
    
    Ero in trance, non mi resi conto che Luca avesse finito è da ...
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