1. Una sorpresa alla porta


    Data: 15/10/2019, Categorie: Etero Autore: Trioptimum, Fonte: Annunci69

    Questo è il mio primo racconto è autobiografico, spero vi piaccia e spero che perdoniate eventuali errori grammaticali. Per commenti e suggerimenti scrivetemi pure a:
    
    Sei in casa da sola che ti stai toccando, stamani sei furiosa, arrabbiata, tocchi il tuo clitoride con forza, lo sfreghi, poi entri tra le labbra con un dito, ma vuoi godere di più, ne infili 2 e poi 3 di dita, le usi come se fossero un piccolo pene e le infili sempre più a fondo quando improvvisamente, suona il campanello, dapprima fai finta di nulla, sarà la solita pubblicità o qualcuno che ti vuol vendere qualcosa, lasci perdere e torni a concentrarti sulla tua figa che è sempre più calda e bagnata.
    
    Il campanello suona di nuovo e stavolta per due volte, la seconda più lunga della prima.
    
    -vaffanculo chi sarà questo stronzo- pensi tra te e te.
    
    Nel dubbio che comunque possa essere il postino con qualcosa di importante, ti ricomponi, vorresti indossare solo i pantaloni ma hai paura che la tua passerina così aperta e gocciolante possa formare una chiazza sul pantalone indossato così senza mutandine e allora raccogli il paio di mutandine di pizzo nero che ti eri sfilata poco prima, le metti, indossi i pantaloni del pigiama e ti dirigi alla porta.
    
    Mentre scendi le scale per arrivare al piano terra senti la tua passerina pulsare, e stringi inavvertitamente le gambe, una con l’altra, come a dirle di attendere, senti però che il contatto con il pizzo delle mutandine ti sta facendo bagnare ancora di più ...
    ... e pensi che ormai anche le mutandine saranno fradice.
    
    Arrivata alla porta prima di aprire ti dai una rapida occhiata tra le gambe, vuoi essere sicura che non ci sia nessuna chiazza, -tutto ok- adesso puoi aprire.
    
    Ruoti la maniglia e apri solo uno spiraglio per vedere chi fosse, prima di riuscire a mettere a fuoco, però una mano si infila tra la porta e la cornice, senti spingere forte e non aspettandotelo non riesci a contrastare quella forza e la porta si spalanca.
    
    Non te l’aspettavi, non credevi hai tuoi occhi, ero io, lì davanti a te.
    
    Nemmeno il tempo di pensare:
    
    -ma non conosceva il mio indirizzo? Come ha fatto a trovare casa mia? Perché è venuto qui?- che spingo ancora di più la porta, varco la soglia e prima ancora che tu possa urlare ti porto una mano alla bacco e soffoco ogni tua possibilità di parlare. Hai ancora gli occhi sbarrati, un misto di stupore e di paura nel tuo sguardo, mentre dietro di me chiudo la porta alle mie spalle.
    
    La tua bocca è chiusa dalla mia stretta, la mia invece libera e vorace ti è subito sul collo. Bacio, mordicchio, uso la lingua, ti bramo come un animale selvaggio che cerca di azzannare la sua preda... mentre continuo a baciarti sul collo, cerco di spingere il mio corpo contro il tuo ma tu cerchi di opporti puntando le tue mani contro il mio petto e spingendo con tutta la forza che hai per allontanarmi. Più spingi forte più cerco di spingere anch’io finché pian piano sento le tue forze venire meno.
    
    Adesso spingi poco, ...
«1234»