Vacanze arabeggianti.... - Racconti Erotici

Vacanze arabeggianti....

... la mia testa. Girava e rigirava il vasetto, standomi sempre dietro e facendomi sentire sulle natiche tutta la sua forza di uomo fecondo.

Non feci molta fatica a far scendere il mio costumino fatto in realtà da un jeans tagliato e sfrangiato proprio sopra la piega tra natiche e cosce e come un lampo mi passai un dito tra le labbra depositando uno strato di saliva che mi misi all'ingresso del piccolo bocciolo aperto e in attesa di essere visitato.

Ormai la sua tunica bianca color latte era salita all'ombelico e con piccoli colpetti la punta del suo scettro avanzava. Solo quando ,con la giusta pazienza, la base del suo cazzo aveva raggiunto il massimo della penetrazione, iniziò la danza dell’affondo, a ritmo sempre crescente.

Schizzi caldi e densi invasero quello che per me è il mio dolce buchetto, per lui un utero sostituto ma pur sempre accogliente e necessario per non rischiare di impazzire per la forzata astinenza.

Pensavo, mentre di corsa raggiungevo il mio bungalow, asciugandomi con un fazzoletto di carta i rigagnoli di seme ormai liquefatto che pian piano scendeva lungo le cosce: “presto una doccia! Ma che fortuna la sicurezza di non rimanere incinta; qui non troverei mai la pillola del giorno dopo....”..