1. Succosa vendetta (2)


    Data: 10/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    "Merda! Era il mio turno, però!", protesta in morone, ancora inginocchiato sul letto a menarsi. Il ragazzino appare timido e avanza verso di me a piccoli passi.
    
    "Dai, non farti pregare! Ti voglio!", gli dico con voce suadente. Lui arrossisce e affretta un po' il passo.
    
    "Che gran buttana!", esclama qualcuno, e tutti a ridere. L'imberbe, ormai acccostato alla sponda del letto, appoggia l'asta al mio solco e la fa scorrere un po' per lubrificarla con i miei umori e la sborra del rosso. Io mi sputo su una mano e vado a spalmare la saliva sulla parte superiore del nerchione. Poi, lo impugno e lo indirizzo al buco. Lui spinge delicatamente e, con sua enorme sopresa, mi precipita in corpo. Non credeva che sarebbe stato così facile, ma io ormai sono aperto all'inverosimile. Cade verso di me, ma si appoggia con le mani sul letto. Inizia a ondeggiare col bacino, piano piano. Chiude gli occhi e inspira profondamente.
    
    Quando li riapre mi sussurra: "Sei così caldo".
    
    Capisco che non è così esperto e allora decido di andargli incontro senza traumatizzarlo troppo. "Ti piace?", gli chiedo.
    
    "Oh, sì!", ansima lui.
    
    "Fammelo sentire tutto.
    
    Vai indietro fino a farlo quasi uscire e poi torna dentro. Avanti e indietro così, bravo. Ora accelera. Ancora... ancora... dai... più veloce, tesoro! Sei bravo! Sei... ah!... bravo... mmmmmmm!!!". Lo esorto e gemo, ma non fingo. Mi piace davvero quel cazzo non molto grosso ma lungo come pochi. Quando affonda raggiunge anfratti raramente ...
    ... esplorati da altre nerchie.
    
    "Non ti faccio male?", mi chiede lui, carino.
    
    "Oh, no! mi fai tanto bene, tesoro!", gli rispondo accarezzandogli i capelli. Poi, gli altri ragazzi, stanchi di questa scena melensa, saltano sul letto e, sbraitando, mi danno le loro minchie da succhiare e masturbare.
    
    "Ora basta con 'sta storia! Ci siamo anche noi!", protestano, e mi ritrovo con due cazzi a destra e due a sinistra che vogliono essere lavorati a dovere con mani e bocca. Io di certo non mi risparmio, ma mi dispiace un po' per il ragazzino, al quale mi volevo dedicare totalmente facendogli da nave-scuola. Pazienza! Dovrò imporre anche a lui il ritmo degli altri.
    
    Piego le ginocchia e arpiono le sue chiappette diafane con i miei talloni. Lo sperono e lo esorto ad accelerare, mentre ingoio una nerchia alla mia destra e la succhio come se non ci fosse un domani. A sinistra è la mia mano che lavora e mena un'asta niente male.
    
    D'un tratto, qualcuno spinge via il ragazzino. "Levati, stronzetto!". E' il morone che, stanco di essere scavalcato dagli altri, si mette sopra di me e mi penetra con violenza. Mi perfora con la sua trivella come se cercasse il petrolio e mi monta senza alcun riguardo. Cerco Enrico, che potrebbe preoccuparsi per questa mossa dell'energumeno, e, dopo averlo individuato, lo tranquillizzo con lo sguardo.
    
    "MMMMMM! Che maschio!". Mi complimento col moro e poi mi volto a sinistra per pompare la minchia grossa che stavo masturbando. E' davvero interessante! ...
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