APPUNTAMENTO AL BUIO
Data: 08/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti
Lesbo
Sensazioni
Autore: Fleur_de_lis_by_M, Fonte: RaccontiMilu
Avevo ricevuto quel biglietto da una settimana e da altrettanto tempo giaceva nella mia borsa.
‘
Lo afferrai per esaminarlo ancora una volta.
‘
Anche se fingevo che non mi importasse cosa diceva il messaggio, non potevo che leggerlo e rileggerlo: ti aspetto, stanza 41, Hotel Comfort Libi. Sabato alle 15.00.
‘
Il biglietto non era firmato, ma avevo un mezzo sospetto di chi poteva trattarsi.
‘
O almeno quella era la mia speranza.
‘
Dal momento che l’ho trovato sul tavolino della colazione dopo essere stata al bagno, sospettavo di Denise… era la barista della caffetteria dove io e le mie amiche andavamo a fare colazione prima di entrare in università.
‘
Quel giorno ero sola.
‘
Ogni volta che entravo i suoi occhi azzurri mi squadravano dalla testa ai piedi ed io restavo immobile a fissarla, in dubbio se essere stizzita o solo imbarazzata.
‘
Mi atterriva l’effetto che aveva su di me.
‘
In quegli istanti avvertivo il mio corpo aprirsi a delle sensazioni nuove che diventavano bollicine e che mi riempivano lo stomaco, i polmoni, la testa impedendomi di pensare in modo lucido.
‘
Per questo speravo che l’autore del biglietto fosse Denise.
‘
Sarebbe stata una fantasia che si realizzava.
‘
Lei non solo mi piaceva, mi attirava proprio.
‘
Il sabato era arrivato presto, troppo presto ed io non senza mille dubbi avevo deciso di non presentarmi al misterioso appuntamento.
‘
Avevo paura.
‘
Se non ci ...
... fosse stata lei in quella stanza ma un maniaco?
‘
E se fosse stato uno scherzo?
‘
Troppi se che mi avevano costretta a stare a casa, davanti all’orologio che segnava il tempo che correva e che forse mi stava portando via l’unica occasione di farmela.
‘
Sarebbe bastato correre il rischio per non restare sola quel pomeriggio, vincere le paure che mi impedivano di muovermi di casa e smetterla di rigirare queel foglio tra le dita.
‘
Ormai erano le 15.00 e l’autore del messaggio, chiunque fosse, avrebbe capito che non sarei mai arrivata.
‘
Probabilmente gli occhi azzurri di Denise non mi avrebbero più guardata allo stesso modo, non mi avrebbero più fatto lo stesso, eccitante, effetto.
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Fu in quel momento che accartocciai il biglietto sul letto, afferrai la borsa e cominciai a correre.
‘
Passando davanti alla caffetteria la trovai chiusa. Perfetto. Corsi più forte.
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Sapevo che non avrei mai raggiunto in tempo l’hotel.
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L’idea che non avrei mai saputo se era lei o no ad aspettarmi mi sembrava ora insopportabile.
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Ci misi mezz’ora per attraversare la città.
‘
Pioveva e arrivai fradicia, i miei capelli rossi appiccicati al viso, la maglietta da strizzare lasciava ben visibili i capezzoli turgidi per il freddo.
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Non portavo mai il reggiseno e la maglietta era appiccicata alla pelle.
‘
Adesso ero davanti alla stanza 41.
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Allungai la mano verso la maniglia, il cuore a mille.
‘
Quando aprii fui ...