1. Il ferramenta 2


    Data: 06/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassPa, Fonte: Annunci69

    Passato qualche giorno da quel sabato di sesso, e fatto un po’ di conti, decisi che era proprio arrivato il momento di iniziare i lavori.
    
    Mi organizzai con il lavoro in modo da essere libero e passai dal ferramenta a parlare con Giorgio per avere dei suggerimenti per l’acquisto dei materiali. Appena entrato quel maschio che si era rivelato un vero toro da monta mi sorrise schiacciandomi l’occhio e mi fece cenno di aspettare lui. Feci finta di guardare dei tubi esposti e aspettai che Giorgio si liberasse.
    
    Ci stringemmo la mano e io dissi che avevo deciso di fare qui lavori e che …. avevo certamente bisogno della sua esperienza e dell’aiuto dei due operai che avevo conosciuto a casa mia. Lui sorrise e mi disse che certamente mi avrebbe aiutato a organizzare tutto e avrebbe chiamato Carmelo e il biondo se mi faceva piacere. Arrossendo dissi che speravo me lo avrebbe chiesto e quindi gli diedi l’ok.
    
    Mi diede appuntamento l’indomani pomeriggio, poco prima della chiusura, per prendere i materiale e organizzare tutto. Ci sarebbero stati anche i due stalloni.
    
    Passai quel giorno a pensare al progetto del mio futuro giardino, ma soprattutto alle attività collaterali che certamente ci sarebbero state.
    
    Arrivato al negozio il giorno dopo, Giorgio e Carmelo erano già lì, ma non vedevo il biondo. Mi dissero che era fuori città in quei giorni e che se per me non era un problema, avevano pensato di chiedere a un altro operaio di darci una mano, anche per la sua esperienza ...
    ... nel giardinaggio. Carmelo mise un certo accento in quel “anche” che mi insinuò una certa curiosità. Chiesi chi fosse quel nuovo operaio e mi dissero di fidarmi. Accettai e cominciammo a prendere il materiale, rinviando l’acquisto delle piante al giorno dopo presso un vivaio dove lavorava, appunto, il nuovo operaio. Arrivati l’indomani al vivaio scendemmo dal camioncino di Carmelo e cominciai a guardare le bellissime piante che c’erano.
    
    Poco dopo vidi un uomo che si dirigeva verso di noi e aprii bene gli occhi per essere certi che salutava Carmelo. Speravo fosse proprio lui che ci avrebbe aiutato e il mio desiderio si avverò. Carmelo ci presentò e così seppi che si chiamava Amir, che era originario di Algeri, anche se viveva in Italia da quando era piccolo. Era un uomo di media altezza, spalle larghe, muscolatura perfetta da chi lavora la terra da sempre. Pelle scura, ovviamente, occhi grigi. Mani grandi e vita stretta. Due bei baffi folti. Si capiva che nudo doveva essere uno spettacolo. Strinsi la mano ad Amir sorridendo e la stretta mi trasmise come scariche elettriche che a stento dissimulai.
    
    Mi fece fare un giro chiedendomi che tipo di piante preferivo e come volevo il giardino. Era affabile e parlava in un perfetto italiano con un leggero accento francese, molto eccitante.
    
    La scelta delle piante era fatta e cominciammo a caricare piante e terra sul furgone. Giorgio mi prese da parte e mi chiese se l’aiuto di Amir era di mio gusto, e io risposi con un sorriso e ...
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