1. Mario e Luigi 2


    Data: 05/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Vronica 35, Fonte: EroticiRacconti

    Le parole di Mario erano un invito a permettere che i desideri incestuosi di Luigi diventassero realtà ma volevo essere sicura che fosse proprio così e non una fantasia dettata dall’eccitazione del momento. Il mio ragazzo avendogli lasciato qualche libertà pensava di avere mani abbastanza libere; aveva capito che il seno era uno dei mie punti deboli e poche carezze mi provocavano brividi che non riuscivo a nascondere. Non sapeva però che anche il solo immaginare di farlo giocare con il mio corpo mi provocava lo stesso effetto.
    
    Un pomeriggio ha iniziato come se volesse farmi un massaggio sul collo e sulla schiena facendo saltare i gancetti del reggiseno. Aveva poi continuato davanti ovviamente con carezze prima leggere e poi più consistenti sul seno pelle su pelle. Mi piaceva e non ho detto niente. Poi le usuali manovre, la mano che allarga il raggio d’azione, cerca di scendere e scende, tocca un ginocchio e risale, la senti vicino ai fianchi per passare all’interno delle cosce. Nonostante il desiderio di sentire le sue dita toccarmi e fossi veramente tentata di lasciarlo continuare l’ho fermato con un non bisogna esagerare. La sera l’ho raccontato a Mario.
    
    - Sinceramente non saresti geloso di Luigi ?
    
    - Geloso? - invidioso e ti confesso che mi fa rivivere un mio passato. Non l’ho mai detto a nessuno ma ho avuto la fortuna di una mamma che aveva capito i miei turbamenti. No, non mi ha fatto scopare con lei, ma si è lasciata guardare ed accarezzare, la prima donna a ...
    ... farmi godere con le mani, con il corpo e con la bocca, ricordi che mi accompagnano ancora.
    
    - Raccontami….mi aiuta per quello che potrebbe essere con Luigi.
    
    - Guarda che potresti esserne gelosa e senti cosa mi provoca anche a distanza di tanto tempo…. E’ stato al mare, a quel tempo si andava ancora dopo la scuola per vacanze abbastanza lunghe. Quasi fine periodo, mamma aveva preso molto sole, scherzando diceva che il sole era il suo amante, era pomeriggio ed era distesa in costume su un lettino in terrazza. Mi ero avvicinato e toccandole una spalla aveva avuto come un fremito e la pelle scottava. Ti metto un poco di crema ed ho preso la bottiglietta senza darle il tempo di rispondere.
    
    Non ti so dire come è successo ma ad un certo punto è sceso, si è tolta, ho tolto, la parte alta del costume ed avevo i suoi seni nudi sotto le mani senza che si coprisse o mi dicesse niente. E non ho resistito prendendone uno in bocca. Sei tornato piccolo piccolo ha detto appoggiandomi una mano sulla testa come a non farmi smettere. Ricordo ancora la sorprendente sensazione del seno morbido e del capezzolo che si irrigidiva sotto la lingua.
    
    La mattina dopo era appena uscita dalla doccia con un pareo addosso semi aperto e con solo il due pezzi basso del costume, la guardavo cercando però di non farmene accorgere. Non occorre spiarmi dopo ieri, facciamo finta di aver preso tanto sole anche oggi e vieni a mettermi il dopo sole. Si è distesa, togliendosi il pareo e facendo scendere un poco ...
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