1. Un gioco cuckold


    Data: 04/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: serialtrickster, Fonte: Annunci69

    Questa storia risale a qualche anno fa, ma, a parte i nomi, alterati per necessità di riservatezza, è reale e completa. Marco era un collega di lavoro, lavoravamo insieme in una società di assistenza tecnica e gestione di impianti. Era sempre stato un tipo deciso e piuttosto brillante ed eravamo colleghi affiatati, anche se non potevamo definirci amici. Un giorno si rivolse a me in veste di sindacalista, per una contestazione disciplinare che lo riguardava, una cosa che, senza un'adeguata difesa, poteva portarlo a perdere il lavoro. Dovendo replicare per iscritto ad una comunicazione aziendale, mi invitò a casa sua per aiutarlo a scrivere una risposta che non lo inguaiasse più di quanto già era. Arrivammo a casa sua nel tardo pomeriggio e ci mettemmo subito a discutere il suo operato e a scrivere una risposta decente. Dopo un oretta circa rientrò sua moglie, e, dato che non c'eravamo mai conosciuti, me la presentò: si chiamava Alessandra, era più o meno nostra coetanea, una donna piuttosto bella, con capelli lisci castano chiaro ed occhi verde chiaro, cerchiati da un bel paio d'occhiali che, in una donna, a me sono sempre piaciuti. Mi sorrise presentandosi, mentre mi stringeva la mano. poi guardò il marito e gli disse con una voce abbastanza secca "metti a posto la spesa, mentre io preparo qualcosa da bere. Inviti un ospite a casa e tiri fuori soltanto una birra?" Il tono di voce era piuttosto antipatico, ma mi colpì la tranquillità con la quale, lui, si accinse a mettere ...
    ... via il contenuto delle due sporte appoggiate sul tavolo della cucina. Lei aprì il frigo e tirò fuori del formaggio spalmabile e due o tre barattoli di sottaceti, e li appoggiò sul piano della cucina. Lei disse: "prepara delle tartine e qualcosa per accompagnare il vino".
    
    E lui andò sul bancone e cominciò a tagliare dei crostini e a spalmare formaggio. In pochi minuti erano sul tavolo delle tartine deliziose, con due piattini ricolmi di olive il primo e di fettine di salame e formaggio stagionato il secondo. Lui taceva e la guardava. Io invece non capivo ancora quello che stava succedendo ma intuivo che era in atto un gioco tra di loro.
    
    Lei si sedette e tirò fuori una bottiglia di vino rosso, che appoggiò sul tavolo dicendo, con la solita vocetta antipatica "non credo che questa bottiglia si apra da sola, tu che ne dici Giancarlo?" Potei solo notare che la voce aveva assunto un tono elegante e assai piacevole, quando chiese il mio parere. Marco prese il cavatappi e aprì in modo impeccabile la bottiglia. Io cominciai a intravedere il gioco che stavano mettendo in atto, e, a quanto pareva, del quale io facevo parte. Lui, dopo essere stato ancora ripreso in modo secco, versò due bicchieri. solo due, per me e per lei. Lo guardai in viso e aveva una strana luce negli occhi. Era interessato e coinvolto, e dalle contrazioni delle narici, sembrava che si stesse quasi eccitando. In pochi minuti, parlando di tante cose, avevamo bevuto due bei bicchieri di un rosso piuttosto carico e ...
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