1. TRASLOCO CON SERVIZIO COMPLETO


    Data: 04/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: leccami81, Fonte: RaccontiMilu

    Quando ho traslocato nella casa in cui vivo ora mi sono fatta aiutare da un’impresa di traslochi. Il giorno del trasloco faceva una gran caldo, era metà giugno. A metà mattina suonano alla porta della mia vecchia casa i ragazzi dell’impresa, due maschioni ben piazzati. Sarà stato il caldo ma avevo, anche quel giorno, la fica in calore. Parlano poco i due uomini, mi squadrano, spiego loro cosa devono fare. Caricano velocemente la roba nel camion e vogliono capire meglio dove devono portare tutto. Per fare prima decido di salire con loro nel camion per dare indicazioni precise. Il tragitto non &egrave molto lungo ma sufficiente per fare conoscenza. Al volante c’&egrave Marco: moro, mediterraneo, 30 anni, maglietta bianca della ditta, pettorali ben segnati e bicipiti pieni, segno di molte ore in palestra. Indossa dei jeans corti strappati che mettono in mostra delle gambe muscolose e sode e quella giusta peluria irsuta che mi fa impazzire se la sfrego contro il mio seno o la mia patatina. Accanto a me c’&egrave Luca: ragazzo giovane, forse 25enne, capelli castani, barba incolta, fisico tonico e vestiti da lavoro. Un bel ragazzo con un fisico normale. Visto il trasloco e il periodo indosso una canottiera-vestito bianca abbastanza ampia e senza reggiseno: se non faccio troppa attenzione a come mi muovo si vede tutto. La canotta mi fa anche da mini gonna e, visto il caldo, avevo deciso di non indossare le mutandine. La situazione per me &egrave molto eccitante: l’afa &egrave ...
    ... forte e mi trovo seduta tra due bei ragazzi nella cabina di un camion. Dimentico l’obiettivo della giornata per un momento e provo a stuzzicare quei due bei tori e a vedere quello che succede.
    
    Decido di provare un approccio soft, dopo aver seminato domande maliziose e accavallato le gambe più volte, liberando nell’abitacolo della cabina un po’ di afrore di fichetta umida.
    
    Bevo un po’ d’acqua dalla bottiglietta che avevo con me e ne faccio cadere un po’, fingendo che mi sia caduta per goffaggine, sul petto. Immediatamente divento miss maglietta bagnata. La canottiera diventa semi trasparente e mette in mostra i miei due seni sodi e i capezzoli bruni che velocemente diventano turgidi e duri. C’&egrave poco da immaginare ormai rispetto al mio seno: &egrave lì in mostra alla merc&egrave di due torelli. Faccio un’esclamazione di disappunto per attirare l’attenzione su di me e quasi non andiamo fuori strada, avendo distratto l’autista. Candidamente i due fanno finta di niente ma capisco, da un’occhiata reciproca che si sono lanciati, che qualcosa hanno intuito circa le mie intenzioni.
    
    Molto ingenuamente esclamo ‘fortuna che non mi sono bagnata più in giù perché, non avendo le mutandine, si sarebbe visto tutto anche lì!’. I due mi guardano e si guardano. Contemporaneamente a questo scambio di occhiate apro le gambe piano e le divarico fino a sfiorare quelle dei due ragazzi. Fingo di perdere l’equilibrio in cabina e con una mano mi aggrappo alla coscia dell’autista e la faccio ...
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