1. Una notte al sexy-shop.


    Data: 03/10/2019, Categorie: Trans Anale Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    Durante la mia carriera di escort-transex (così come in generale nella vita) mi è capitato di prendere qualche fregatura. Ho imparato, col tempo, a metterle in conto e a prenderla con filosofia quando accade. Alcune sono inevitabili, altre meno. E’ proprio su una di queste ultime che verte il mio racconto di oggi. Avrei potuto evitarla facilmente, fossi solo stata un po’ più accorta…
    
    E’ un giorno qualsiasi, di una settimana qualsiasi, della mia vita di escort. Sono nel mio studio-abitazione e sto aspettando l’ultimo cliente della giornata. Mi ha fissato un appuntamento per le 23, orario insolito per me che di solito non ne accetto per dopo le 22, ma il tizio è già stato qui la settimana scorsa e mi è sembrato gentile e carino. Si cerca sempre di far di tutto, nei limiti del possibile, per accaparrarsi un nuovo potenziale cliente regolare.
    
    Il tizio arriva e si procede con la routine standard: prima un minimo di convenevoli, poi il regalino, poi me lo lavoro un po’ di bocca, infine lo prendo alla pecorina fino a che sborra, soddisfatto, nel preservativo.
    
    Di norma la cosa finisce lì. In questo caso, invece, gli concedo di rimanere ancora a fare quattro chiacchiere. In fondo è gentile, simpatico, scopa bene e, cosa che sicuramente non guasta, lo trovo pure molto attraente fisicamente.
    
    Parliamo del più e del meno per un po’, poi il discorso cade sulle “attrezzature” di studio (falli di gomma, abbigliamento ed oggettistica erotica, etc.). Lui è curioso e fa mille ...
    ... domande in merito, io mi lamento di quanto costi procurasene di buona qualità.
    
    In realtà non ne detengo un vasto assortimento. In questo posto, oltre a lavorarci, ci vivo: non posso esporre una collezione di oggetti porno così vasta da non poter essere rimossa in pochi minuti nel caso di una qualsiasi visita improvvisa da parte di… che so… un tecnico per la lettura dell’acqua o del gas, ad esempio. Sono però consapevole che dovrei ampliare tale assortimento per soddisfare le fantasie erotiche di molti tra i miei clienti e, parlando, parlando, gli esprimo questi miei pensieri.
    
    “Conosco un sexy-shop fornitissimo… se vuoi una volta ti ci accompagno. Vedrai che lì hanno sicuramente tutto quello che ti serve.”
    
    “Non lo metto in dubbio… è sicuramente meglio scegliere dal vivo che ordinare roba online che poi si rivela quasi sempre diversa da come te l’aspettavi, ma non mi va di spenderci un capitale…”
    
    “Ma tu non dovrai spenderci un capitale… anzi, guarda… mi farebbe proprio piacere se ci andassimo assieme e ti potessi comprare qualche bel completino sexy, così magari lo potresti indossare quando ti vengo a trovare. Tu nel frattempo ti guardi intorno e vedi cosa potrebbe essere utile per il tuo lavoro… che ne dici?”
    
    “Beh, si… perché no? Magari organizziamo…”
    
    Di proposte come queste ne avrò sentite a MILIONI. Ai clienti piace farle per rendersi interessanti (e magari ottenere un po’ di sconto da parte mia), ma si concludono sempre con un nulla di fatto. Ho imparato a ...
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