1. 026 – Quanto è porca la mia mamma 2


    Data: 26/09/2019, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Nei giorni seguenti, osservai con molta attenzione, i movimenti della mia famiglia e non individuai nessun segnale del fuoco che ardeva sotto le ceneri. Mio padre, andava al lavoro, la mamma, era tornata la donna di sempre, tenera affettuosa il giusto, premurosa, sempre disponibile ad aiutare noi figli e attenta, alle necessità quotidiane del marito. I miei fratelli e le mie sorelle, uscivano per raggiungere il loro impiego, rientravano sempre in perfetto orario, nulla di nulla, che fosse fuori dalla consueta e noiosa regolarità familiare.
    
    Venne il sabato e mi svegliai al mattino verso le dieci, con la solita rigida e dura voglia di pisciare, uscii dalla mia camera e raggiunsi il bagno antistante, piegai verso il basso il mio pene e liberai il potente e torrenziale getto dorato. Uscii dal bagno con la ‘canadese’ che si innalzava dal mio pigiama e incontrai Sara. Assonnata, con gli occhi semichiusi, mi salutò a malapena e si infilò in bagno, mi fermai ad ascoltare appoggiando l’orecchio alla porta chiusa e udii lo scroscio della pipì di mia sorella e un ahhhhh di raggiunta soddisfazione. Sentii scorrere l’acqua del bidet e lei che sciacquava la sua vagina, segno che mia sorella era una ragazza pulita. Mi allontanai rapidamente per non farmi scoprire e rientrai nella mia cameretta buttandomi sul letto, abbracciando il morbido cuscino, chiusi gli occhi e mi assopii sognando Sara con le gambe aperte e io che gli leccavo la figa umida. Mi svegliai e guardai l’orologio appeso ...
    ... alla parete di fronte e mi accorsi che tutto era successo nello stretto spazio di tempo di quindici minuti appena. Il mio cazzo era ancora una volta bello duro, ma non era dovuto alla pisciata impellente, ma sicuramente per il sogno che avevo appena fatto. Decisi che era giunta l’ora per andare a farmi una bella doccia e vestirmi per uscire a comprare il mio immancabile ‘Tuttosport’ . Quando abbassai la maniglia della porta del bagno la trovai chiusa e la voce dei miei fratelli Saverio e Stefano mi gridarono all’unisono’..
    
    ‘Occupatoooo!!!’
    
    ‘Sono Sandro, aprite per favore’
    
    ‘Arrivoo’ Rispose uno dei due.
    
    Attesi stranamente alcuni minuti, prima che lo scatto della serratura mi comunicasse che la porta era finalmente apribile.
    
    Erano a petto nudo, con i pantaloni del pigiama ancora addosso, notai però che si evidenziava ad entrambi una protuberanza a livello puberale. In parole povere, avevano tutti e due il cazzo duro!!
    
    Stefano mi voltò le spalle, si abbassò il calzone del pigiama, mostrandomi il culetto liscio e sodo, poi si infilò nel box doccia facendo scorrere la porta zigrinata in cristallo temperato, aprì il getto d’acqua e dai movimenti che il vetro mascherava parzialmente, vidi che si stava lavando iniziando proprio dalle parti intermedie del suo corpo. Saverio, in piedi vicino al doppio lavabo si stava radendo la sparuta peluria che gli ombreggiava a mala pena il viso d’angelo.
    
    Erano identici i miei fratelli, e io a volte facevo fatica a riconoscerli. ...
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