1. Il mio primo colloquio


    Data: 25/09/2019, Categorie: Erotici Racconti Autore: Lorette, Fonte: RaccontiMilu

    Quel giorno ero molto emozionato: era il mio primo colloquio di lavoro. Dopo 5 brillanti anni di universita’, pensavo di poter dimostrare il mio valore e di ottenere quel posto che mi interessava tanto.
    
    La signorina della reception mi accompagno’ in una sala meeting. Era una sala abbastanza grande, con un enorme tavolo ovale al centro ed una dozzina di sedie attorno ad esso. La parete che divideva la sala dal corridoio era totalmente a vetri: “malgrado la forma del tavolo, non e’ una sala per stagiste” pensai ironicamente. Dentro la sala erano sedute gia’ altre 8 persone che attendevano, presumibilmente, di poter sostenere lo stesso colloquio. Non potei fare a meno di notare quella ragazza bionda seduta nell’angolo opposto alla porta. Sinceramente non avrei saputo dire se indossava una gonna o era solo una cintura un po’ alta… di certo lasciava ben poco spazio alla fantasia. Anche la canottierina bianca minimal di cotone lasciava ben capire che il reggiseno era un accessorio molto opzionale per la signorina. “Speriamo che l’esaminatore non sia il tipo d’uomo che si lascia abbindolare da queste cose” pensai. Presi posto in una delle sedie libere e comincia a concentrarmi sul colloquio che stavo per affrontare. Era importante che focalizzassi bene i miei punti di forza per il ruolo da ricoprire. Nella sala c’erano anche un paio di persone con qualche annetto in piu’ dei miei: sicuramente avrebbero potuto far valere le loro esperienze lavorative. Per me, invece, era il primo ...
    ... lavoro e dovevo puntare tutto sull’energia e l’entusiasmo dei giovani, oltre che, ovviamente, sul mio curriculum di studi.
    
    La signorina della recption interruppe le mie elucubrazioni: “signor Rossi ?”. Un signore sulla quarantina si alzo’ e la segui’. Rimasi in attesa, quasi contando i minuti, per vedere quanto poteva durare un colloquio. Passo’ una buona mezzora prima che il signor Rossi passasse lungo il corridoio, proseguendo verso la reception. Osservai il suo volto, alquanto tirato. La durata del colloquio faceva presagire un discreto interessamento per il candidato, ma la faccia di Rossi lasciava intendere che lui avesse avuto una diversa impressione.
    
    “Signorina Verdi” disse la receptionist che era entrata subito dopo il passaggio di Rossi. La biondina scavallo’ le gambe e si alzo’. “Almeno le mutandine le ha messe” pensai, e, dagli sguardi, capii che dovevano averlo pensato un po’ tutti. Dopo che fu passata oltre la mia posizione, notai che anche il retro della gonna era decisamente insufficiente a coprire il sedere, e capii inequivocabilmente che le mutandine, in realta’, erano un perizoma. Confesso di aver fatto qualche pensierino non troppo professionale sulla signorina Verdi. Dopo neanche dieci minuti, la signorina Verdi attraverso’ il corridoio con passo spedito ed un’espressione a dir poco furibonda. “Non e’ il tipo che si lascia abbindolare” pensai lasciandomi sfuggire un sorrisetto.
    
    La processione di candidati lungo il corridoio continuo’ per tutto il ...
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