1. Camera 109


    Data: 25/09/2019, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn, Fonte: EroticiRacconti

    La luce calda dei fari gialli illumina il corridoio quando arriviamo davanti alla camera 109, seguo le istruzioni per aprire la porta automatica e quando sento il click della serratura, spingo la grande maniglia di alluminio all'interno ed entriamo.
    
    Ricambio l'abbraccio ferrigno di L. e la bacio con la stessa voracità di quando l'ho lasciata quindici giorni fa, riassaporo il gusto delle sue splendide labbra carnose le mani scendono a carezzare il sedere vestito di jeans, le bacio il collo e propongo di metterci a letto, annuisce.
    
    I miei vestiti cadono rapidi sulla sedia, scoprendo un'erezione prepotente che si nutre del desiderio di queste ultime settimane, aiuto L. a spogliarsi e alzate le coperte ci sdraiamo; non è passata neppure un'ora da quando mi è venuta a prendere alla stazione.
    
    Scivolo fra le cosce e con la lingua comincio a pungere l'apice rosa del piacere mentre le sue mani schiudono la fica per me, affondo con le dita nella fessura già pronta a ricevermi; L. è voluttuosamente abbandonata sul cuscino sta gemendo e stringe le gambe intorno alle mie spalle.
    
    Allungo una mano e le massaggio i seni morbidi, carezzandole i capezzoli prima di scivolare su un fianco e lasciarla salire sopra di me.
    
    So che oggi non faremo l'amore ma scoperemo selvaggiamente e godremo di una nuova libidine; l'aria della stanza è densa dell'odore dei nostri corpi.
    
    La chiavo alternando affondi lenti a fendenti così veloci da toglierle il fiato, conducendola sull'orlo ...
    ... dell'orgasmo più volte, fin quando non vi si abbandona, lasciandosi cadere su un fianco.
    
    Dopo l'esplosione di piacere, le carezzo il viso, baciando le rughe di espressione che si disegnano agli angoli della bocca e torno a carezzarla fra le cosce, cercando la sua fica, incorniciata da una soffice e riccia peluria corvina, che mi solletica il palmo della mano.
    
    I gemiti di L. si alzano mentre il respiro si fa corto ed il suo sesso distilla lacrime di lussuria, il cazzo è tornato duro.
    
    Mi metto di traverso fra le sue gambe e la penetro lateralmente, cercando il suo sguardo chiaro, ci fermiamo dopo qualche minuto e cambiamo posizione.
    
    Il mio sesso entra nel suo, mentre le gambe scivolano sui miei fianchi, incliniamo le spalle all'indietro, lasciando che i bacini si fondano tra loro, non esercito nessuna spinta, sono fermo dentro di lei, è un momento di grande intensità, poi mi sussurra: “ciavame” e ricomincio a muovermi con passione, sollevo le anche e la sbatto con furore, fin quando non sento la sua voce strozzata dire che sta venendo, allora mi abbandono e uscendo da lei schizzo il mio balsamo sulle lenzuola pulite.
    
    Ridiamo, L. è splendida e radiosa dopo avere goduto, ci baciamo e rilassiamo nel letto...prima di ricominciare.
    
    So quanto le piaccia che la mia lingua solletichi il suo ano, così la faccio stendere sulla pancia, mentre apro con studiata lentezza le cosce e inizio a leccare e mordicchiare i glutei, fino a scendere tra il solco di carne che separa le due ...
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