1. La cella (1 parte)


    Data: 24/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Colee, Fonte: Annunci69

    Sin dall'adolescenza con le prime voglie sessuali, mi sono reso conto di non provare desiderio per il corpo femminile.
    
    Sbirciavo fra i boxer dei miei compagni durante le ore di palestra e mi eccitavo nel osservarli mentre si vantavano delle loro erezioni.
    
    Raggiunta la maggiore età mi ritrovai ancora vergine,con diverse ragazze che per ovvie ragioni respingevo ed una famiglia non predisposta ad accettare il mio orientamento sessuale.
    
    Rivolti alle ragazze i miei pensieri erano più o meno simili :"Se avessi il vostro corpo la darei a chiunque !".
    
    Quando i miei seppero del mio orientamento sessuale finì per strada e da quel momento la mia vita diventò una sorta di discesa in un baratro senza fondo.
    
    Presi la decisione di entrare in brutti giri, ma non essendo cresciuto per strada non ci volle molto perchè mi ritrovassi in arresto.
    
    Tutto ha inizio qui,il carcere di Roma.
    
    Mentre ad ogni passo ne seguiva un secondo lungo i corridoi che mi avrebbero condotto alla mia cella,il terrore saliva in me.
    
    Ero cresciuto con l'idea che il carcere per un omosessuale fosse il posto peggiore in cui capitare.
    
    Entrato in cella mi guardai intorno per scrutare con chi fossi capitato.
    
    Il primo era un uomo sulla quarantina, barba incolta,capelli brizzolati e sguardo severo.
    
    Fisicamente non era messo male,ma il terrore era diretto verso di lui in quanto ricordava sia mio padre, che il desiderio represso verso lo stesso uomo che mi aveva generato.
    
    Gli altri due erano ...
    ... due ragazzi della mia età ,Luca e Paolo.
    
    Mi distesi sul letto e concluse le presentazioni caddi in un silenzio tombale.
    
    Non sapevo cosa dire, cosa fare e sopratutto, temevo di essere bullizzato, violentato e nel caso peggiore ucciso.
    
    I vari film visti in passato non aiutavano l'ansia che in me cresceva.
    
    Arrivate le 19 di sera, bussò la guardia avvisando che a breve avremmo potuto recarci presso le doccie comuni.
    
    Ero intenzionato a evitarle considerando che un erezione o uno sguardo di troppo mi avrebbero rovinato, ma ero consapevole che il giorno seguente mi sarei trovato nella stessa medesima situazione.
    
    Entrai nei bagni e quindi nelle doccie.
    
    Il mio volto entrato in doccia era rivolto al pavimento,non volevo correre il rischio di osservare qualche pisello.
    
    Sapevo che un erezione mi avrebbe portato solo guai!
    
    Nel frattempo gli altri detenuti fanno un gran fracasso,fra battute sui loro piselli e la voglia di scopare dopo tanti anni.
    
    Alle mie spalle sentì un ragazzo non della mia cella che affermava.
    
    "Guarda quello! Un altro timido".
    
    Si avvicinò a me assieme ad altri due,dandomi appena il tempo di voltarmi e guardarlo in viso.
    
    Non mi ero accorto che afferrava appositamente il suo cazzo nella mano.
    
    "Su è inutile che te ne stai in silenzio ti piace il cazzo no? E prendilolo allora!! "
    
    Il mio sguardo scivolò diretto verso il suo cazzo;Ero impietrito, sentivo gli occhi di tutti quelli presenti li su di me.
    
    Allo stesso tempo avrei ...
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