1. La sveltina prima dell’addio


    Data: 29/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: BlairW, Fonte: EroticiRacconti

    ... parcheggio. Ci salutammo e entrammo in macchina. “ Hai volato” iniziai io per sciogliere il ghiaccio. “ ero qui vicino. A che ora parti domani ?” Mi rispose. “ ho il treno all’ora di pranzo “. Cadde un attimo di silenzio tra noi e decisi di romperlo io senza mezzi termini. L’alcool aiutó molto. “ dimmi che anche tu non riesci a pensare ad altro che a quello che è successo ti prego, perché credo di stare impazzendo” . Lui sorrise soddisfatto e si protese verso di me. Mi bació, mentre la sua mano scendeva lenta e inesorabile verso il sotto della gonna. Due sue dita iniziarono a massaggiarmi sopra le mutandine, per poi entrare dentro. Mentre faceva questo all’orecchio mi sussurrava:” Io penso da due giorni alla tua fica bagnata. Penso alle tue mani sulle mie chiappe che mi spingono più dentro di te, alle mie mani sul tuo culo formoso, mentre ti tengo in braccio e ti sbatto addosso al muro come fossi la mia troia...”. Mi ritrovai aggrappata a lui, mentre mi masturbava con l’ausilio anche della voce. Venni copiosamente sulla sua mano mentre sottovoce esclamavo dei “si!”. Ero eccitatissima e lo volevo, eccome ...
    ... se lo volevo, lo volevo da matti, volevo mi prendesse immediatamente. “ scopami. Scopami come se non ci fosse un domani” e mi misi a cavalcioni su di lui. Alzai la gonna quel tanto che mi serviva per muovermi in libertà. Tirammo il sedile tutto indietro, le sue mani si stamparono sul mio culo, iniziando a prendermi a sculacciate. E lo cavalcai, sfogando il mio desiderio. Urlando entrambi in totale libertà, coperti dal suono della musica. E scopavamo sfrenatamente iniziai a pensare a tutta la gente che ballava a pochi metri da noi, ignara che due ragazzi si stessero abbandonando a una incontrollabile passione e la cosa mi eccitó ancora di più. “ sappi che verrò a Teramo per scoparti ancora” mi disse sull’orlo dell’orgasmo. “ sappi che se non lo fai ti ammazzo” li risposi. E mentre mi veniva dentro con un’irruenza mostruosa esclamava “lo faró... lo faró...” e ci lasciammo andare a un bacio appassionato. A quel punto scesi dalla macchina e tornai dai miei amici e lui fece lo stesso. Guardai la macchina rossa uscire dal parcheggio e dentro di me sopraggiunse una nuova sensazione, sentivo già la sua mancanza. 
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