1. IL RISPETTO DELLA QUIETE NOTTURNA


    Data: 20/09/2019, Categorie: Etero Autore: Tommaso, Fonte: RaccontiMilu

    Vivevo con mio fratello in un appartamento nel centro della città. Nonostante il legale di sangue mi limitavo a condividere con lui quella sistemazione allocativa. Tra di noi c’era un sincero affetto ma nulla di più. Avevamo fatto scelte diverse e, per lo più, avevamo un diverso atteggiamento nei confronti delle cose.
    
    Nella gestione dell’appartamento l’accordo, espresso, era che ognuno aveva diritto al suo spazio, eppure con riferimento ai rapporti con le donne si doveva evitare di mettere l’altro in imbarazzo, quindi ognuno era libero di portare a casa una ragazza, ma a patto che o l’altro non fosse presente, o comunque in modo tale da evitare di farsi sentire durante l’amplesso.
    
    Quella notte quando rincasai, dopo una serata con amici, mi resi subito conto che mio fratello era in compagnia. Non ne avevo una certezza oggettiva, la porta della sua camera chiusa, ma ne avvertivo la presenza a sensazione.
    
    Attraversando il corridoio che conduce alla mia stanza mi avvicinare a origliare alla porta della stanza di mio fratello e pur non sentendo voci ebbi la conferma di quelle sensazioni. c’era qualcuno, o meglio mio fratello era con una donna. Ciononostante non si sentiva nulla. Per questo avevo la curiosità di capire cosa stesse accadendo nella stanza, e come per incanto la porta si aprì, appena quel tanto che bastava per vedere dentro. Forse perché non era stata chiusa bene ed la serratura non si era incastrata bene con lo stipite, fatto sta che potei vedere quello ...
    ... che stava facendo mio fratello. Era con una donna che gli stava facendo un saporito pompino. Non potevo vederli perché mio fratello era seduto sulla poltrona proprio di fronte all’entrata e la donna gli era seduta in ginocchio davanti mentre lo sbocchinava. I due non parlavano, forse, ma non ne erano sicuro, sussurravano qualcosa di incomprensibile. Gli unici rumori che provenivano erano le ciucciate della donna sul cazzo di mio fratello, e gli sforzi di stomaco che derivavano dalle sue ingoiate profonde.
    
    Continuarono così per qualche minuto, poi mio fratello si alzò in piedi, si mise di profilo rispetto all’entrata, ovvero alla porta dietro la quale mi trovavo, e la donna, rimanendo in ginocchio, prese a spompinarlo a più non posso.
    
    Non era proprio giovane, era una donna matura, sicuramente più grande di mio fratello che all’epoca aveva trent’anni. Lei con tutta probabilità ne avrà avuti almeno dieci di più, ma era una bella donna, almeno da quello che potevo vedere da quella posizione. Mora. Con lungi capelli mossi e soprattutto con due enormi tette.
    
    Il suo lavoro era perfetto e davvero eccitante. Succhiava il cazzo solo con la bocca, tenendo le mani avvinghiate ai fianchi di mio fratello, e con un ritmo lento e regolare se lo ingoiava completamente fino alle palle. Ogni tanto accelerava il ritmo, quasi simulando il movimento di una scopata e per questo le sue tette sobbalzavano ai colpi della sua bocca.
    
    Così intenso quel pompino mi fece venire il cazzo duro. Si ...
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